Coop Alleanza, Cia: i temi affrontati durante l’ultimo incontro

Il 3 agosto 2022, in seno alla trattativa per la sottoscrizione del Contratto integrativo aziendale di Coop Alleanza 3.0, si è tenuta una sessione negoziale in plenaria fra la direzione della predetta impresa cooperativa e le organizzazioni sindacali Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e UILTuCS.
Nell’introdurre i lavori, i rappresentanti aziendali hanno richiamato i temi sui quali, in occasione della sessione negoziale a delegazioni “ristrette” del 26 luglio scorso, si sarebbero sostanziati degli avanzamenti delle posizioni espresse dalle parti trattanti.
Dalle relazioni sindacali aziendali ai diritti ed alle agibilità dei rappresentanti delle lavoratrici e dei lavoratori, dalle commissioni paritetiche tematiche al sistema di video-sorveglianza, dagli incrementi orari per i part-time al premio salariale fisso aziendale, dai trasferimenti agli appalti ed al franchising, Coop Alleanza 3.0 ha passato in rassegna gli equilibri che, in più fasi del confronto, si sarebbero evidenziati.
Di contro, la direzione aziendale ha ammesso che sui temi, anch’essi significativi in seno alla trattativa, dell’organizzazione del lavoro e delle maggiorazioni retributive da riconoscere a fronte del lavoro domenicale e festivo non si sono palesate convergenze di sorta.
Le organizzazioni sindacali, per parte loro, rifacendosi ad aspetti condivisi ma non richiamati nella ricostruzione introduttiva curata dall’azienda, hanno chiarito la valenza e l’operatività di taluni elementi condivisi.
In riferimento al sistema delle relazioni sindacali aziendali, che si intende strutturare in 3 livelli (nazionale, territoriale e di unità operativa), il negoziato ha fatto sinora emergere una sostanziale convergenza sulla necessità di valorizzarne la componente territoriale, che dovrebbe vedersi attribuire, nell’ambito delle materie demandate alla contrattazione da realizzarsi in tale contesto, anche gli adeguamenti del modello dell’organizzazione del lavoro alle specifiche necessità delle singole piazze.
Le agibilità sindacali si intenderebbero confermare nella misura di 2 ore per ciascun lavoratore occupato al 31 dicembre dell’anno precedente.
Invariata, di fatto, la quota di agibilità aggiuntive per l’operatività del sistema delle relazioni sindacali.
4 le commissioni paritetiche tematiche (su pari opportunità, formazione, salute/sicurezza e welfare) che costituiranno una componente essenziale della struttura partecipativa aziendale: fra le loro finalità, oltre al miglioramento costante delle metodiche operative, ci sarà anche una funzione applicativa; in tal senso, infatti, la commissione welfare, per esempio, riceverà le richieste delle lavoratrici e dei lavoratori e dovrà riscontrarle.
La videosorveglianza costituirà oggetto di linee guida nell’ambito dell’eventuale Cia; in tale parte del contratto dovranno essere anche pattuite le modalità di interlocuzione di Rsa/Rsu ed organizzazioni sindacali territoriali nei casi in cui saranno allestite apparecchiature nei punti vendita.
Sull’incremento orario per 1.000 lavoratrici e lavoratori a tempo parziale, l’equilibrio sinora discusso consterebbe delle seguenti componenti:
- adesione volontaria da parte dei dipendenti alla proposta aziendale di innalzamento dell’orario di lavoro;
- 2 distinti modelli di part-time misto, ovverosia: da 1.248 ore annue (24 ore alla settimana), con prestazioni lavorative da effettuarsi su minimo 2 e massimo 6 giorni alla settimana e in una forchetta oraria settimanale che potrà andare dalle 16 alle 30; da 1.560 ore annue (30 ore alla settimana come orario di riferimento), con prestazioni lavorative da effettuarsi su minimo 3 e massimo 6 giorni alla settimana e in una forchetta oraria settimanale che potrà andare dalle 24 alla 38 ore settimanali;
- programmazione annuale delle settimane lavorabili con l’indicazione degli orari per ciascuna settimana sulla base dei criteri sopra enunciati;
- programmazione bisettimanale (come dovrebbe essere per tutti i dipendenti di Coop Alleanza 3.0) della prestazione lavorativa settimanale, che potrà anche subire una modifica (in aumento o in riduzione) di 4 ore rispetto all’indicazione degli orari settimanali contenuta nella originaria programmazione annuale (la riduzione potrà raggiungere massimo le 8 ore per le settimane nelle quali la prestazione lavorativa è programmata in 38 ore);
- meccanismo di consolidamento: trascorsi 48 mesi, la lavoratrice o il lavoratore potrà “denunciare” la clausola ed ottenere il consolidamento strutturale del part-time misto a 1.248 ore annue (per chi aveva un part-time inferiore alle 24 ore settimanali all’atto dell’accettazione della clausola) e a 1.456 ore annue (per chi aveva un part-time pari o superiore 24 ore settimanali all’atto dell’accettazione della clausola);
- pagamento di 120 € annue lorde durante l’intera durata della prestazione in clausola;
- pagamento della maggiorazione del supplementare nel caso di superamento dei limiti orari riferiti ai 2 modelli;
- non vi sarà alcun conguaglio negativo (per esempio sui permessi) nel caso in cui non saranno prestate tutte le ore ricomprese negli incrementi;
- precedenza ai part-time ciclici ed ai part-time con orari bassi per accedere al consolidamento.
In tema di premio aziendale, allo stato, la trattativa ha fatto emergere le seguenti condizioni di riconoscimento:
- 72 € per il IV° livello, parametro 144, da riproporzionare e riparametrare per gli inquadramenti e gli orari diversi (con valorizzazione sotto forma di ad personam non assorbibile per le eccedenze per chi ha attualmente per tale voce un trattamento superiore);
- meccanismo di consolidamento: dopo 48 mesi dalla assunzione a tempo indeterminato, sarà riconosciuto il 10% del valore totale del premio nel caso in cui l’Ebit della Cooperativa sia positivo ed il 10% se lo è quello di area (se entrambi gli indicatori fossero positivi, il consolidamento opererà in misura del 20% dell’importo di 72,00 €).
Sul trasferimento, si è tentato di introdurre un miglioramento sulla franchigia non coperta da rimborso, che ora è ridotta a 15 km (dai 20 originari).
Su appalti e franchising i punti oggetto di condivisione, nella sostanza, riguardano l’applicazione dei Ccnl sottoscritti dalle Federazioni di categoria appartenenti a Cgil, Cisl e Uil, nonché la creazione di un sistema di relazioni sindacali con gli affiliati a Coop Alleanza 3.0, su cui la Cooperativa si impegnerebbe.
In conclusione dell’incontro è stato sottoscritto un verbale sullo stato della trattativa che, sostanzialmente, indica un ulteriore aggiornamento del confronto negoziale per il prossimo mese di settembre.
Il testo dà atto che, pur registrandosi una sostanziale convergenza sui temi sopra riportati, occorre proseguire il negoziato e provare a raggiungere degli avanzamenti su organizzazione del lavoro, pausa retribuita e maggiorazioni per lavoro domenicale e festivo: temi sicuramente molto sentiti dalle lavoratrici e dai lavoratori di Coop Alleanza 3.0 e sui quali sarà necessario focalizzare il negoziato nel prosieguo del confronto.
Nel verbale, inoltre, si dà atto che anche su Quadri, Impiegati Direttivi, personale di sede e dei centri logistici occorrerà finalizzare la trattativa a risultati apprezzabili.
Le organizzazioni sindacali ritengono importante il fatto che si prosegua nella serrata negoziazione utile a dare risposte a quanti quotidianamente hanno operato ed operano per permettere a questa grande impresa di affrontare le diverse criticità che, si dalla sua nascita, la riguardano.
Il confronto è stato aggiornato nelle date del 5, 6, 12, 13, 14, 20 e 23 settembre.