Coop Alleanza, preoccupazione per il rinvio del confronto sulle politiche commerciali
Il 17 gennaio 2020 si è svolto il confronto con Coop Alleanza in merito agli assetti organizzativi di rete e ai processi formativi in atto e progettati.
In apertura del confronto la cooperativa ha comunicato l’impossibilità di mantenere in essere il confronto previsto per il prossimo 7 febbraio che doveva essere utile a comprendere le decisioni della governance sulle politiche di sviluppo ed il perimetro aziendale.
La UilTuCS ha espresso rammarico per la posticipazione del confronto ad inizio marzo, evidenziato l’acuirsi di criticità in vasti territori e il crescere dei timori per la tenuta del perimetro aziendale.
La UILTUCS si è riservata di assumere valutazioni critiche e iniziative rispetto ai chiarimenti attesi.
Il confronto è proseguito sugli argomenti oggetto di discussione.
La Cooperativa ha definito nuove modalità organizzative di punto vendita che si palesano nel seguente assetto di prospettiva:
Premessa
Il progetto rete doveva uniformare la struttura organizzativa e dal 2016 è stato implementato più volte.
Gli aggiustamenti si sono susseguiti ad oggi fermo restando i ruoli del direttore, dell’assistenze del direttore, del capo reparto e dell’assistente di reparto sono rimasti centrali, la cooperativa ha dovuto fare i conti con le metrature e i fatturati, tanto che il numero dei “capi” e il coordinamento del numero degli addetti è diventato elemento di riflessione.
Partendo dai modelli commerciali individuati (più di 30) nel primo progetto rete del 2016, la cooperativa ha definito criteri di riferimento e aggiudicato l’attribuzione dei punti vendita ai diversi modelli.
Il formato del punto vendita è diventato nel tempo identificativo del modello e fermo restando una flessibilità nell’assegnare un modello organizzativo indipendentemente dal formato la cooperativa ha in linea di massima associato formato a modello.
L’aggregazione dei reparti e la declinazione delle responsabilità nei singoli formati e modelli ha assorbito tempo e valutazioni successive per definire parametri per l’attribuzione dell’organico e della gerarchia dello stesso.
Il nuovo modello organizzativo
Il modello organizzativo 2020 prevede 4 modelli per iper, 1 modello superstore (punto vendita con metratura superiore a 2000 metri e inferiore a 3500), 2 modelli per supermercato (punto vendita con metrature superiore a 800 metri e inferiore a 2000) e 2 modelli superette (punti vendita inferiori a 800 metri.
A titolo esemplificativo nei quattro modelli iper in modo decrescente vengono associati reparti e gruppo guida procedendo ad accorpamenti.
Di seguito incidono i fatturati attesi e consuntivati che determinato l’assegnazione delle ore ore e del numero di addetti al modello di riferimento. Il numero del gruppo guida (direttore, caporeparto e assistenti) risulta essere assegnato in percentuale al numero complessivo dell’organico.
La UILTuCS fermo restando la responsabilità dell’impresa nella definizione del modello organizzativo e delle coerenti politiche commerciali, ha precisato che:
- il tentativo di uniformare la gestione dei punti vendita a seguito della fusione avvenuta nel 2016, ha evidenziato forti criticità;
- il nuovo assetto definito sarà soggetto a valutazioni di merito rispetto ai risultati conseguiti sui fatturati e nel mantenimento dei livelli di servizio, alle conseguenze sulla ridefinizione dei profili professionali e alla determinazione del numero delle ore lavorate e del numero degli addetti;
- la valutazione sugli assetti organizzativi si colloca nell’ambito della valutazione più complessiva del piano di sviluppo e rilancio che sarà ridefinito dopo il prossimo 7 febbraio, data nella quale sono attese decisioni di merito da parte del consiglio di amministrazione della cooperativa sulle politiche commerciali e il perimetro aziendale.
La UilTuCS unitamente a Filcams e Fisascat conseguentemente si sono riservate di compiere un approfondimento ed una valutazione compiuta.
In merito alle attività formative l’impresa ha presentato le attività in corso e quelle di prospettiva che assumono un ruolo importante e decisivo per il futuro della stessa.
Le parti hanno quindi definito la composizione di un’apposita commissione che avrà il compito di approfondire, dibattere e condividere le politiche formative di Coop Alleanza.
Per la UilTuCS in tale commissione è stato designato Aldo Giammella, già segretario generale della UilTuCS dell’Emilia Romagna.