Cooperative Sociali, respinto differimento seconda tranche contrattuale
Il 30 aprile 2020 si è riunito in videoconferenza il Comitato Misto Paritetico Nazionale Cooperative Sociali su
richiesta urgente da parte delle Centrali Cooperative al fine di analizzare gli sviluppi derivanti dall’emergenza Covid 19 sui servizi, iniziare a programmare la graduale fase di riapertura.
In particolare le Centrali Cooperative hanno espresso forte preoccupazione per la tenuta complessiva del settore, sottolineando la necessità di intervenire con specifiche intese in un contesto che vede numerose problematiche quali la gestione degli ammortizzatori sociali, i servizi di inclusione scolastica e all’infanzia ancora sospesi, l’aumento dei costi per la sicurezza, la difficoltà a riprogettare e riprogrammare i servizi a livello territoriale, il perdurare dei ritardi di pagamento da parte degli enti committenti. Una situazione di questo tipo, a loro avviso, andrebbe affrontata attraverso l’abbassamento dei costi contrattuali derivanti dalla prossima applicazione della seconda tranche di aprile 2020 e attraverso ragionamenti di prospettiva per gestire la ripartenza che non potrà prescindere dal Terzo Settore, con particolare riferimento alle Imprese Sociali.
Le organizzazioni sindacali, in coerenza con quanto già esposto durante le riunioni svoltesi nelle settimane precedenti, hanno respinto la proposta di differimento della seconda tranche contrattuale, riaffermando la dimensione valoriale della piena applicazione del Ccnl, in un contesto che vede continuare ad operare in prima linea migliaia di lavoratrici e lavoratori nello svolgimento di importanti servizi essenziali per il tutto il Paese, esponendosi ai rischi connessi alla pandemia, mettendo peraltro a repentaglio la propria salute, senza contare la nullità di impatto economico rispetto ai lavoratori a cui sono stati attivati gli ammortizzatori sociali.
Inoltre è stato sottolineato che occorre effettuare una precisa valutazione dei prossimi provvedimenti del Governo che nei recenti messaggi alle Camere ha anticipato che verranno predisposti interventi ad hoc sul Terzo Settore tra cui la copertura dei costi per la sicurezza, l’accesso agevolato alle disposizioni sulla liquidità, lo slittamento delle scadenze fiscali e contributive, lo sblocco dei fondi pubblici per i servizi resi e non ultimo la riapertura graduale dei servizi sospesi.
Pertanto, come già indicato nella precedente circolare unitaria del 23 marzo, le organizzazioni sindacali hanno riaffermato che per far fronte a conclamate e certificate situazioni di crisi aziendali, le stesse potranno essere analizzate a livello locale per ogni singola cooperativa, nell’ottica di una gestione condivisa del documentato stato di crisi, attraverso verifiche caso per caso e non con una disposizione che ricada indistintamente su tutte le cooperative di una regione o di un territorio.
I sindacati infine hanno espresso la propria disponibilità a lavorare congiuntamente per gestire la prossima fase, su temi quali: sicurezza, tutela della salute, valore della contrattazione e del confronto.
Le parti hanno aggiornato il tavolo al giorno 12 maggio prossimo.