Coordinamento nazionale Unicoop Tirreno: comunicato finale
Il Coordinamento nazionale Uiltucs Unicoop Tirreno, riunitosi il 9 dicembre 2013 c/o la sede nazionale, ha fatto il punto sulla situazione produttiva ed occupazionale della cooperativa, a partire dalle situazioni di maggiori difficoltà ed urgenza.
Nel merito il coordinamento:
- esprime piena solidarietà alla Uiltucs della Campania, impegnata nel drammatico compito di evitare la chiusura dell’Ipercoop di Afragola e di salvare 225 posti di lavoro (altri 25 sono a rischio sul resto dei punti vendita nella regione) in una realtà sociale già colpita e messa a dura prova da dismissioni e licenziamenti;
- auspica un intervento del sistema della distribuzione cooperativa in grado di salvaguardare e rilanciare la struttura produttiva in Campania;
- chiede ad Unicoop Tirreno la disponibilità, comunque, a prendere in seria considerazione, nella chiarezza e con l’obiettivo di salvaguardare l’occupazione, anche eventuali altre offerte, che dovessero essere presentate in tempi rapidi.
Il Coordinamento nazionale ha anche affrontato il tema della riorganizzazione degli altri Ipercoop presenti nel Lazio e in Toscana, tema già illustrato, nelle sue linee generali, da Unicoop Tirreno nell’incontro svoltosi a Roma il 21 novembre u.s.
Questa riorganizzazione prevede sia un ridimensionamento degli Ipercoop, con la loro trasformazione in superstore, sia un’organizzazione del lavoro più snella, con il superamento di molti ruoli intermedi (la cosiddetta “regia”).
Ovviamente questa impostazione generale si doveva misurare con le situazioni concrete. In particolare, in quella riunione, si era convenuto di iniziare il confronto a partire dall’Ipercoop di Viterbo.
Il Coordinamento nazionale, dopo aver ascoltato una relazione della segretaria responsabile della Uiltucs di Viterbo sui contenuti della prima giornata di confronto territoriale, esprime una sua prima valutazione:
- la posizione di Unicoop Tirreno si è dimostrata poco chiara ed ambigua; infatti, da una parte, ha affermato genericamente che la riorganizzazione avrebbe comportato la creazione di esuberi, dall’altra non ha formalizzato nessuna procedura di messa in mobilità;
- in questa situazione la Uiltucs ritiene che sia molto difficile entrare nel merito dell’utilizzo degli ammortizzatori sociali, tenendo anche presente che la mancanza di formalizzazione della procedura rischia di precluderne altri, come ad esempio la mobilità incentivata senza opposizione da parte del lavoratore;
- la Uiltucs, inoltre, deplora la circolazione fatta fare dalla cooperativa di un fac-simile di lettera di procedura, sostanzialmente usata come una specie di “spada di Damocle”.
In ogni caso il Coordinamento nazionale Uiltucs Unicoop Tirreno ribadisce la propria disponibilità ad affrontare, entrando nel merito, tutte le questioni e i problemi che coinvolgono, in questo momento, la cooperativa con lo spirito che l’ha sempre caratterizzato: la trasparenza nella distinzione dei ruoli tra azienda e organizzazione sindacale, la disponibilità a svolgere un vero e non subalterno ruolo partecipativo.
Roma, 16 dicembre 2013