Dico Discount: manca un programma strategico
Il 23 febbraio si è tenuto l’incontro con i rappresentanti della Società DI.CO. i quali hanno esposto alla platea presente che il gruppo è ancora alla ricerca di un nuovo partner per far confluire nella Società nuovi capitali, una situazione questa che avrà una svolta definitiva entro il 31 marzo 2016 ma nel contempo hanno anche assicurato che non ci sono stati significativi peggioramenti dichiarando pertanto di trovarsi in una situazione alquanto stabile.
Da alcuni dati fornitici sull’andamento delle vendite dei negozi però si può riassumere in sintesi che le vendite del gruppo alla data del 14/2/2016 si sono attestate al – 1,62%, mentre nel periodo gen-feb/2016 l’andamento medio è stato pari a -0,88%.
Chiaramente questi dati non sono omogenei su tutto il territorio nazionale poiché ci sono aree di maggior crisi. In merito alla attuale situazione in Campania l’azienda ha ufficialmente comunicato che, a seguito di un’opportunità imprenditoriale, hanno deciso di cedere 3 punti vendita e precisamente i punti vendita di Eboli, Battipaglia e Belizzi, ad un altro soggetto imprenditoriale utilizzando l’ex art 47 della Legge 428/90.
Durante l’incontro è stato inoltre evidenziato che altri punti vendita presenti nel Lazio e nelle Marche non hanno delle performance positive e quindi pertanto sono oggetto di osservazioni particolari da parte della proprietà.
Per le Regioni Puglia e Veneto invece l’azienda ha comunicato che per la prima non ci sono novità riguardanti il contenzioso in atto, mentre per il Veneto prosegue il progetto di dismissione dei 21 punti vendita ad altro soggetto imprenditoriale.
Dopo questo quadro certamente non rassicurante per le organizzazioni sindacali, ma soprattutto per le maestranze oggi impegnate nel gruppo, da parte sindacale è stata contestata sia l’assenza di un vero e proprio programma strategico per cercare di venire fuori da questa grave situazione, sia il modo di affrontare il problema delle mancate vendite dei vari punti vendita sempre in modi diversi e con esiti non del tutto rassicuranti.
Si è chiesto quindi in modo ufficiale di ricevere maggiori informazioni in merito ai punti vendi attualmente presenti sul territorio nazionale gestiti completamente in outsourcing. Più specificatamente è stato chiesto di entrare in possesso del contratto di outsourcing al fine di valutare il pieno rispetto della legge in materia.
Quindi, in considerazione di quanto contestato all’impresa che sta cercando di frammentare la società, i sindacati hanno dichiarato di non concordare con la decisione presa dall’azienda e di riservarsi di valutare tale posizione con tutte le iniziative sindacali utili alla salvaguardia dei posti di lavoro.
È stata inoltre avanzata richiesta alla società, così come rappresentata, di ritiro della procedura di cessione di ramo d’azienda avviata in Campania al fine di valutare con maggior serenità l’andamento societario in vista dell’eventuale subentro di nuovi soci entro la data del 31 marzo 2016.
Dopo aver appreso le dichiarazioni sindacali i responsabili di Di.Co. hanno accettato la proposta del tavolo sindacale di rincontrarsi il 10 marzo 2016 alle ore 10.30 a Roma.