Emendamento rider, Uiltucs: “Apprezzabile, ma restiamo uniti”
“La proposta di emendamento al decreto legge Crisi, che riguarda i rider, sembra andare nella direzione giusta: la presenza di diritti sindacali insieme a retribuzione e tutele dignitose”.
È il commento della Uiltucs, unione italiana lavoratori del turismo, commercio, servizi, che si occupa dei lavoratori della Gig Economy.
“D’altronde – spiega il sindacato – anche in Francia la legge sul lavoro tramite piattaforme prevede il diritto di rappresentanza sindacale per i gig worker”.
“Nella sfida che le tecnologie impongono oggi al mercato del lavoro, – incalza la Uiltucs – le parti sociali devono mettere al primo posto una cosa sola: la persona. I dati, gli algoritmi, la privacy devono essere strumenti utili per ottenere condizioni di lavoro dignitose al passo coi tempi”.
“Abbiamo assistito, durante le ultime audizioni in Commissione al Senato, a un tentativo di lobbying poco etico da parte di chi ha voluto giocare la carta disperata del “divide et impera” tra i rider per evitare di migliorare il decreto legge”. “Come Uiltucs – aggiunge il sindacato – chiediamo ad Assodelivery e alle aziende delle consegne a domicilio una responsabilità sociale di impresa capace di mettere al centro i diritti dei lavoratori. Siamo pronti al confronto già da tempo con una nostra proposta capace di coniugare flessibilità e diritti, cioè quello che vogliono i fattorini”.
“Ci auguriamo comunque – conclude la Uiltucs – che la legge possa davvero rispecchiare le attese, sia di chi fa il fattorino come lavoro principale, sia di chi lo fa come secondo lavoro o lavoro marginale”.