Ericsson, licenziamenti: lo scontro continua
Il 20 giugno 2016 nella sede di Unindustria Roma Lazio si è tenuto il primo incontro in sede sindacale ai sensi art. 4 e 24 della legge 223/91 relativa alla procedura di licenziamento collettivo di 31 dipendenti di Ericsson IT Solutions & Services SpA.
Le organizzazioni sindacali hanno richiesto un’informativa relativa all’incontro avvenuto con i sindacati del comparto TLC e all’incontro promosso dal Ministero per lo Sviluppo Economico previsto per il 22 giugno.
L’azienda ha dichiarato che non parteciperà all’incontro nella sede ministeriale, poiché non lo ritiene “né utile né adeguato” quale luogo di confronto per la procedura in essere.
Peraltro le sigle sindacali nazionali debbono registrare dal comportamento del Ministero, cui è stata inviata una nota unitaria di FILCAMS FISASCAT UILTUCS FIOM FIM UIL rimasta lettera morta, come evidentemente si palesi in merito alla procedura di licenziamento collettivo avviata da Ericsson un diverso trattamento che comporta la suddivisione tra lavoratori di serie A e serie B.
La sensazione, che discende dalle affermazioni di Ericsson, è che ancora una volta si voglia ripercorrere con le stesse modalità le operazioni di riorganizzazione nel gruppo svedese, con un turn over forzato e senza nessuna garanzia per il futuro dei lavoratori e lavoratrici.
L’azienda ha infatti per il momento escluso il ricorso a ogni forma di ammortizzatore sociale e rifiutato di valutare qualsiasi piano di reskilling del personale, che possa garantire una soluzione condivisa e non traumatica per tutta la forza lavoro che sono state le basi delle proposte di parte sindacale.
Nel merito della procedura l’azienda ha posto sul tavolo quali elementi non negoziabili la possibilità di un accordo basato sul criterio non esclusivo della c.d. “non opposizione” accompagnato da eventuali azioni di outplacement e un incentivo economico nel cui dettaglio non si è voluti entrare.
La proposta aziendale è fondata sull’elemento cardine di una temporalità del criterio della volontarietà, esaurita la quale, Ericsson vuole avere mano libera per procedere ai licenziamenti.
La proposta aziendale poggia, dunque, sin dal primo incontro, su una serie di condizioni vincolanti al negoziato, rifiutando qualsiasi soluzione che salvaguardi l’occupazione e per tali motivazioni, le organizzazioni sindacali nazionali intendono mantenere lo stato di agitazione a livello nazionale e ribadiscono con forza l’invito all’azienda alla ricerca di concrete e reali soluzioni alternative.
Il prossimo incontro in sede sindacale si terrà giorno 11 luglio 2016 alle ore 14:30, stessa sede.