Esselunga, prosegue il confronto sull’organizzazione del lavoro
Lunedì 30 settembre 2024 si è svolto a Bologna l’incontro tra Esselunga e Filcams, Fisascat e Uiltucs per continuare la discussione sul tema delle modifiche organizzative – ovvero la sperimentazione della polivalenza – cominciata lo scorso 10 settembre su istanza dell’impresa e sull’organizzazione dei turni dei part time richiesto dalle organizzazioni sindacali.
Riguardo la polivalenza, Esselunga, nel presentare il progetto, ha dichiarato che le modifiche organizzative che sarebbero apportate avrebbero effetti favorevoli all’ impresa, ma anche aspetti di beneficio per le lavoratrici ed i lavoratori con un riequilibrio dei carichi di lavoro e possibili miglioramenti sulla conciliazione dei tempi vita-lavoro.
Tenuto conto delle perplessità sollevate dalle organizzazioni sindacali fin dalla prima riunione, riferite ad un rischio di aumento dei carichi di lavoro e al timore che la “polivalenza” possa penalizzare una parte del personale, discriminandolo, l’azienda ha dichiarato di aver ridotto a 16 negozi il perimetro iniziale del progetto sperimentale sulla polivalenza, per una durata di 6 mesi, preceduti da un piano di formazione del personale impattato della durata circa di un mese.
La sperimentazione dovrebbe partire dal 1° novembre 2024.
Nel realizzare tale progetto dovranno essere rispettati i contenuti dell’articolo 2103 c.c., della normativa in materia di sicurezza (Dpi), igiene e sicurezza (visite mediche, sorveglianza sanitaria).
Tra gli esempi citati per quanto riguarda la polivalenza, l’impresa ha parlato di alternanza tra rifornimento e cassa e viceversa, tra rifornitori di gastronomia, pescheria e panetteria; non ha escluso per il futuro, per esempio, che chi lavora in cassa possa andare ai reparti freschi, dopo formazione, addestramento, visita medica, escludendo invece – nel progetto di polivalenza – che chi lavora in gastronomia vada in cassa.
Per quanto riguarda le possibili ricadute della sperimentazione della polivalenza sugli orari di lavoro, l’impresa ha fatto generico riferimento ad una pianificazione dei turni, sostenendo di poter “prevedere i turni per la settimana successiva in caso di spostamento di reparto”.
Inoltre, Esselunga, richiamando una nostra sollecitazione della riunione precedente riguardante però la qualità del lavoro in generale e le problematiche legate alla sicurezza, ha dichiarato di essere disponibile ad anticipare dalle 22:00 alle 21:00 la chiusura al pubblico dei negozi interessati dalla sperimentazione.
Le segreterie di Filcams, Fisascat, Uiltucs, pur apprezzando il metodo del confronto sindacale preventivo messo in atto dall’impresa, in continuità con le valutazioni già espresse lo scorso 10 settembre, hanno ribadito un giudizio di criticità sul progetto sperimentale di polivalenza, che riguarda più genericamente l’organizzazione del lavoro.
Siamo preoccupati dal rischio che il progetto sperimentale – dietro il quale c’è evidentemente un’idea complessiva di evoluzione dell’impresa – possa tradursi in un incremento dei carichi di lavoro, anche tenendo conto che gli organici e le ore lavorate per negozio, nel corso del tempo, si sono ridotti, anche per effetto del fenomeno delle dimissioni.
Nella sperimentazione illustrata da Esselunga è facile vedere l’obiettivo di efficientamento, di recupero di redditività e produttività. Già da tempo dai delegati e dalle delegate giungono segnali di deterioramento della qualità del lavoro.
Su tali aspetti, pertanto il progetto dell’azienda sembra andare in una direzione diversa rispetto alla direzione che bisognerebbe intraprendere per dare risposta agli attuali problemi.
Ulteriore preoccupazione è che si generino altri problemi sul rispetto della programmazione degli orari di lavoro. Altra rilevante criticità è il rischio che per i lavoratori che svolgano tante mansioni diverse, ci sia un depauperamento delle specializzazioni, con ricadute sui livelli di inquadramento e sulle indennità previste rispettivamente dal Ccnl e dal Cia Esselunga.
Nella replica l’impresa ha affermato che il progetto di polivalenza va legato ad un concetto di “sostenibilità” dei punti vendita.
È stata manifestata inoltre la disponibilità a realizzare la sperimentazione prevedendo momenti di monitoraggio e verifica con le organizzazioni sindacali.
Sul tema della polivalenza le Filcams, Fisascat e Uiltucs si sono quindi riservate ulteriori valutazioni nel corso del prossimo incontro a fronte della volontà dell’impresa di avviare comunque la sperimentazione dall’1 novembre 2024.
Filcams, Fisascat, Uiltucs hanno dichiarato inoltre la necessità di affrontare nel loro insieme le questioni dell’organizzazione del lavoro, anche a prescindere dalla sperimentazione.
Appare pertanto necessario avviare il percorso di rinnovo del Cia Esselunga, negoziato l’ultima volta nel 2004, essendo l’attuale realtà dell’impresa ben diversa da quella di 20 anni fa e dovendo pertanto noi dare risposta a problemi ed esigenze maturati in questo lungo arco temporale.
A tal fine abbiamo dichiarato l’impegno a definire unitariamente la piattaforma rivendicativa necessaria per l’avvio di questa nuova fase.
Preso atto del richiamo generale delle segreterie nazionali al tema dell’organizzazione del lavoro nonché all’aggiornamento e innovazione del Cia, Esselunga ha detto di essere pronta e disponibile a intraprendere il percorso per il rinnovo del contratto aziendale appena definita la piattaforma.
Sul tema del part-time le organizzazioni sindacali hanno richiesto ad Esselunga di avere una corretta turnazione a lungo termine superando l’attuale modello flessibile di gestione degli orari dei part-time, con riferimento in particolare ai part-time verticali anche alla luce della sentenza di Cassazione di aprile del 2024.
Per noi la gestione attuale dei part-time verticali da parte di Esselunga è deficitaria rispetto alle norme di riferimento e deve essere affrontata con urgenza.
L’impresa ha su questo aspetto dichiarato la disponibilità al confronto sulle soluzioni da adottare.
Per continuare l’approfondimento sul tema della sperimentazione della polifunzionalità nonché sul tema del part time abbiamo aggiornato l’incontro con Esselunga a lunedì 21 ottobre alle ore 10.30, sempre a Bologna.
Allo stesso tempo abbiamo confermato la nostra volontà di iniziare il lavoro finalizzato, in una prospettiva più ampia, alla definizione unitaria della piattaforma per il rinnovo del Cia.