Ex Auchan-Conad, inaccettabile la proposta di mobilità
Il 5 marzo 2020 si è svolto l’incontro con Margherita Distribuzione che aveva per oggetto la procedura di mobilità avviata dall’azienda per il personale delle sedi in data 21 gennaio 2020.
L’azienda ha presentato una proposta di verbale di accordo che le organizzazioni sindacali hanno unitariamente definito inaccettabile.
In particolare si pretendeva di siglare un’intesa che oltre a contenere modalità di accesso alla mobilità volontaria e il relativo incentivo per il personale di sede (per altro con clausole di interpretazione quantomeno dubbia, procedure macchinose e ulteriori elementi di incertezza), pretendeva di attribuire a tali condizioni valore anche per l’intera rete commerciale, trascurando le ovvie e rilevanti differenze per quanto attiene le due diverse platee di lavoratori, che vedono una marcata prevalenza di livelli superiori (in particolare Quadri e primi) nelle sedi a fronte di una straripante predominanza di livelli dal III al V nella rete, in larga parte con contratto di lavoro a part-time.
Inoltre si chiedeva di definire il ricorso alla Cigs per il personale di sede quale misura alternativa e prioritaria rispetto alla mobilità, con il rischio che chi decidesse di aderire alla mobilità si potesse veder respinta la richiesta, essere obbligato alla Cigs e vincolato all’azienda fino al 31 dicembre 2020.
Anche tale modalità sarebbe poi stata trasferita alla procedura di Cigs aperta sulla rete commerciale il 12 febbraio, esautorando completamente il livello di confronto territoriale sulla gestione delle problematiche occupazionali dei punti vendita trasferiti o in via di trasferimento a Conad e/o altri soggetti.
Infine il testo non prevedeva alcun tipo di impegno cogente a carico di Conad per quel che attiene le possibilità di ricollocazione del personale di sede nella rete, con l’aggravante che veniva anticipato ai sindacati che i medesimi principi di aleatorietà avrebbero dovuto trovare applicazione anche per la rete di vendita, respingendo il principio che a fronte di disponibilità alla ricollocazione espressa dai lavoratori l’universo Conad dovesse attingere prioritariamente da tale serbatoio per coprire le necessità di ampliamento o rimpiazzo di organico che si dovessero dischiudere.
Tralasciando i dettagli del lungo confronto apertosi, in serata si è convenuto di aggiornare l’incontro limitatamente alla sola procedura di mobilità delle sedi al giorno 11 marzo mattina a Roma con inizio alle ore 10:30.
Per quanto attiene invece il ricorso alla Cigs per le sedi, esso verrà affrontato nell’ambito del confronto in sede ministeriale che dovrà definire le modalità della Cigs per il personale della rete vendita, e in tale ambito si potrà procedere anche a definire i termini e le modalità della mobilità volontaria incentivata per il personale della rete.