Feltrinelli: sottoscritto l’accordo per la solidarietà
Si è concluso il 3 giugno u.s. il confronto con il gruppo Feltrinelli iniziato nel mese di aprile, quando l’azienda aveva denunciato la necessità di ricorrere a nuovi interventi sul costo del personale per fare fronte alla crisi.
Le organizzazioni sindacali Filcams CGIL, Fisascat CISL e UILTuCS hanno sottoscritto un verbale di accordo che prevede il ricorso alla solidarietà fino a febbraio 2015, con una percentuale di riduzione media del 21% (diversificata sulle tre società del retail, 11,82% Finlibri, 22,73% Librerie Feltrinelli, 17,38% Librerei delle Stazioni) a fronte di un esubero, in termini di ore, quantificato dall’azienda in 262000 ore negli otto mesi, corrispondenti a 220 full time equivalenti. Tutti i punti vendita della rete commerciale Feltrinelli saranno coinvolti, con percentuali di riduzioni diverse a seconda dei dati
economici di partenza e delle caratteristiche organizzative.
Durante gli incontri che hanno portato alla firma dell’accordo le organizzazione sindacali hanno esaminato a fondo la situazione aziendale, individuando nella solidarietà lo strumento più utile per evitare il ricorso a strumenti più traumatici e definitivi da parte dell’azienda e in modo da salvaguardare i livelli occupazionali esistenti.
Il verbale di accordo conferma, seppur con riduzioni orarie maggiori, gli spazi di gestione condivisa della riduzione oraria previsti nell’accordo del 2013, rafforzando alcuni strumenti di controllo da parte delle organizzazioni sindacali e delle rappresentanze sindacali e ribadendo, a fronte del sacrifico economico, l’obiettivo di conciliare, le esigenze organizzative con quelle dei singoli lavoratori.
In particolare, si individua nella riduzione verticale (su intere giornate) la modalità di applicazione principale del contratto di solidarietà, salvo nei casi che rendano impossibile tale strada, che saranno oggetto di confronto con le RSA e le OO.SS. territoriali.
Si chiarisce che in caso di riduzioni, anche temporanee, dell’organico del pdv, si ricorrerà alla redistribuzione dell’orario tra i dipendenti. Il ricorso ai trasferimenti su piazza o, in ultima analisi, a personale esterno, sarà oggetto di confronto.
Nel confronto si è individuata anche la possibilità che singoli lavoratori, su base volontaria, aumentino la propria riduzione individuale per esigenze personali, con la conseguente redistribuzione delle ore tra gli altri dipendenti.
L’accordo conferma inoltre il mantenimento del Contratto integrativo aziendale per tutta la durata della solidarietà.
Anche il personale a cui non viene ancora applicato il Contratto integrativo aziendale verrà coinvolto dalla solidarietà. A fronte di questo sacrificio e del prorogarsi di una situazione di “doppio regime” da sempre contestata, le organizzazioni sindacali sono riuscite ad ottenere l’ingresso di tutti i lavoratori di Librerie delle Stazioni nel CIA, con un percorso che vedrà il riconoscimento dell’articolo 15-ter applicando da subito le condizioni previste per il primo scaglione (13° mese) con la progressiva applicazione dei successivi scaglioni secondo i tempi previsti.
È importante che tutti i lavoratori e le lavoratrici siano attivi nel processo di gestione della solidarietà: sia perché il verbale individua gli spazi di confronto necessari per evitare azioni unilaterali da parte dell’azienda, che non possono essere sprecati, sia perché questi otto mesi saranno importanti per proseguire il confronto sul futuro di Feltrinelli.
Filcams CGIL, Fisascat CISL e Uiltucs confermano infatti forti preoccupazioni, palesate durante il confronto, in merito alle alte riduzioni previste, che devono essere gestite in modo da non mettere a rischio la produttività dei punti vendita, e sopra a tutto ritengono fondamentale e continueranno a esercitare pressioni sull’azienda per un costante confronto sul futuro di Feltrinelli, sul piano industriale del gruppo e sulle politiche di sviluppo.
Per far ciò servirà la partecipazione di tutte le lavoratrici e dei lavoratori, in un percorso che ha come obiettivo quello di scongiurare soluzioni traumatiche nel prossimo futuro e di garantire la continuazione degli investimenti e della presenza di un’importante realtà imprenditoriale.
L’accordo passerà ora al vaglio del Ministero del Lavoro, presso il quale le organizzazioni sindacali hanno chiesto avvenga la ratifica definitiva.