Futuro del lavoro, OIL: le dieci raccomandazioni della Commissione
L’Organizzazione Internazionale del Lavoro ha pubblicato il Rapporto sul Futuro del Lavoro (leggi il rapporto completo in inglese) che sarà discusso, in occasione del Centenario dell’Organizzazione, a giugno prossimo a Ginevra.
Il Rapporto (leggi la sintesi del rapporto in italiano) è stato preparato da una Commissione internazionale della quale hanno fatto parte 27 personalità in rappresentanza del mondo imprenditoriale, sindacale, di centri di ricerca e delle Università.
Il Rapporto analizza i cambiamenti in atto nel mondo del lavoro con l’espansione delle nuove tecnologie, la digitalizzazione, la transizione ecologica ed i mutamenti demografici che impongono una risposta globale ed una azione decisiva per affrontare l’incertezza e le diseguaglianze che si stanno generando.
La Commissione avanza una serie di raccomandazioni a tutti gli attori della società, ognuno con le proprie responsabilità, delineando un piano incentrato sulla persona, sul lavoratore, partendo da investimenti nel capitale umano, nelle istituzioni del mercato del lavoro e nella qualità del lavoro.
Alcune delle dieci raccomandazioni della Commissione:
- Una Garanzia Universale per i Lavoratori che protegga i diritti fondamentali dei lavoratori, fornisca un salario che garantisca condizioni di esistenza accettabili, limiti l’orario di lavoro, e assicuri la salute e sicurezza sul lavoro.
- La protezione sociale garantita dalla nascita alla vecchiaia, che sostenga i bisogni delle persone lungo l’intero arco della vita.
- Un diritto universale all’apprendimento permanente che consenta alle persone di acquisire competenze, riqualificarsi e perfezionarsi.
- La gestione del cambiamento tecnologico per promuovere il lavoro dignitoso, e l’istituzione di un sistema di governance internazionale per il lavoro su piattaforma digitale.
- Maggiori investimenti nei servizi pubblici di cura alla persona, nella transizione ecologica e nelle economie rurali.
- L’attuazione di un piano di trasformazione con obiettivi misurabili in termini di uguaglianza di genere.
- La riorganizzazione dei sistemi d’incentivi per le imprese in favore di strategie d’investimento a più lungo termine.
Il rapporto, inoltre, delinea le sfide generate dalle nuove tecnologie, dai cambiamenti climatici e dalla demografia e chiede una risposta globale collettiva alle loro ripercussioni nel mondo del lavoro. L’intelligenza artificiale, l’automazione e la robotica porteranno alla distruzione di posti di lavoro, man mano che le competenze diventano obsolete. Se verranno colte le nuove opportunità, lo stesso progresso tecnologico e la transizione ecologica creeranno milioni di posti di lavoro.
Il rapporto sottolinea infine il «ruolo unico» che l’OIL dovrebbe svolgere per sviluppare e attuare «un’agenda economica incentrata sulla persona» nel sistema internazionale e invita l’Organizzazione a impegnarsi con urgenza per l’attuazione delle raccomandazioni del rapporto.