Gdo, sicurezza e dpi: basta parole, servono fatti
Anche i lavoratori della distribuzione organizzata sono in prima linea, al servizio dei cittadini, e reclamano dignità. Donne e uomini che vogliono e devono essere rispettati e tutelati.
Alla vigilia della costituzione, con Coop Alleanza, del Comitato per l’applicazione e la verifica del Protocollo aziendale di regolamentazione per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro, la UILTuCS chiede alle imprese della distribuzione organizzata fatti e non parole. In fase avanzata c’è anche una possibile intesa con Esselunga.
“Serve una svolta: paure, incertezze e improvvisazione devono lasciare il campo a sicurezza, regole e organizzazione”. Queste le parole del segretario generale aggiunto Uiltucs Paolo Andreani.
“Le lavoratrici ed i lavoratori – aggiunge – sono in prima linea e non bastano ‘buoni spesa’ e aggiustamenti del nastro orario di apertura degli esercizi. Servono dispositivi di sicurezza, sanificazioni, distanziamento e organici”.
La UILTuCS chiede di costituire al più presto i comitati aziendali con gli Rls per verificare le condizioni di sicurezza adottate”.
UILTUCS, Filcams e Fisascat hanno scritto anche a Carrefour e Pam Panorama per verificare le disposizioni aziendali in materia. Stessa richiesta in partenza per Unicoop Tirreno.
Nella lettera inviata, le organizzazioni sindacali, “in coerenza con le previsioni del Protocollo di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro condiviso il 14 marzo 2020 fra il Governo e le Parti Economico-sociali, sono a richiedere la convocazione di un urgente incontro, da tenersi a stretto giro, per avviare un confronto in relazione agli adempimenti connessi al rispetto del Protocollo”.