Grancasa, la crisi si aggrava. Limitare l’impatto sull’occupazione
Il 20 febbraio 2019 si è tenuto il programmato incontro con il Gruppo Grancasa finalizzato ad approfondire la situazione aziendale anche in virtù della scadenza del Contratto di Solidarietà prevista per il 23 febbraio 2019.
All’incontro era presente per l’impresa, il nuovo Amministratore Delegato e Direttore Generale Dott. Alberto Berretta, il Responsabile delle Risorse Umane Dott. Virginio Toia, assistiti dall’Avv. Alessandro Paone.
I responsabili aziendali hanno dichiarato che la situazione è sempre più difficile, la scadenza e l’impossibilità di proroga del Contratto di Solidarietà fotografano la necessità di un’operazione salvataggio passando da una riorganizzazione che ha come obiettivo di ridurre i costi.
I primi due mesi del 2019 stanno facendo registrare un -26% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, nonostante l’approvvigionamento dei negozi sia notevolmente migliorata.
I settori che soffrono di più sono rappresentati dall’elettronica e dall’elettrodomestico. Oggi il problema più grande da risolvere è costituito dalla perdita enorme di clienti che nel tempo è avvenuta per via della mancanza di merce da proporre.
È stato riferito ai sindacati che nella giornata del 19 febbraio è stato raggiunto un accordo con un nuovo Direttore Commerciale che avrà il compito di colmare il gap relativo all’assortimento della merce e di produrre un piano comunicativo affinché si possa provare a recuperare terreno nell’ambito della credibilità all’esterno.
Sostanzialmente oggi, nonostante l’operazione della rinegoziazione del debito con gli istituti di credito, l’attività non riesce a coprire i costi.
Filcams, Fisascat e UILTuCS hanno dichiarato, innanzitutto, che la riduzione dei costi non può passare semplicemente attraverso una riduzione del personale e chiedendo all’impresa di fornire tutti i dati che permetteranno ai sindacati di capire qual è lo stato concreto della situazione.
L’incontro si è concluso con la necessità di un riaggiornamento a breve, con l’impegno dell’azienda a fornire tutti i dati richiesti dai sindacati, al fine di avviare un confronto finalizzato a capire se esistono percorsi condivisibili per cercare di limitare quanto più possibile l’impatto occupazionale.
Infine, i rappresentanti aziendali non hanno escluso l’avvio di una procedura di licenziamento collettivo nei prossimi giorni.