Grancasa, licenziamenti: l’azienda non ascolta. Parte la mobilitazione
Il 21 maggio 2019 a Milano si è tenuto il previsto incontro finalizzato a continuare il confronto relativo alle procedure di licenziamento collettivo avviate dalle società Grancasa S.p.A., Mercatone di Desenzano S.r.l., Mercatone dell’Umbria S.r.l. e Gest Due S.r.l., del Gruppo Grancasa.
Il Gruppo Grancasa ha confermato tutti i complessivi 158 esuberi inseriti nelle diverse procedure, sottraendosi a qualsiasi confronto per trovare soluzioni alternative ai licenziamenti, respingendo tutte le proposte che la delegazione sindacale ha avanzato.
Nonostante la direzione aziendale abbia confermato che anche maggio si chiuderà con un +7% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso, così come registrato per il mese di aprile, testimoniando una crescita in termini di fatturato, è emersa la chiara volontà di arrivare alla fine dei tempi delle procedure per procedere ai licenziamenti, dichiarando che è l’unico modo per tentare di salvare l’azienda sperando che tale misura sia sufficiente a dare una continuità lavorativa a chi rimarrà in forza nelle società coinvolte.
Inoltre, rispetto ad alcune dichiarazioni più o meno chiare, le organizzazioni sindacali hanno avuto la sensazione che queste operazioni di riduzione del personale non sono mirate solamente a un contenimento dei costi del lavoro, ma potrebbero essere interpretate come un alleggerimento propedeutico a rendere appetibile le imprese per una vendita.
A fronte di quanto sopra, vista l’indisponibilità di trovare percorsi condivisi, anche in virtù della disponibilità dei lavoratori, attraverso le Rappresentanze Sindacali, ad intraprendere percorsi anche insoliti finalizzati alla salvaguardia occupazionale, il Coordinamento Sindacale ha deciso di proclamare lo stato di agitazione dichiarando due giornate di sciopero nazionale da tenersi il 26 e 27 maggio 2019, auspicando che si possa riaprire un confronto in occasione dell’incontro già previsto per il giorno 27 maggio alle ore 11 a Roma in via Fornovo 8, al Ministero del Lavoro.
Inoltre, nella stessa mattinata del 27 maggio, è previsto un presidio davanti la sede del Gruppo di Via Carlo Jucker, a Legnano.
I sindacati ritengono che la mobilitazione è il percorso naturale per incidere nella trattativa non solo per gli esuberi dichiarati, ma per il futuro della platea occupazionale nella sua interezza.
Infine, si chiede a tutte le strutture territoriali coinvolte, di voler provvedere ad una tempestiva divulgazione della circolare a tutte/i i dipendenti al fine di organizzare al meglio la mobilitazione.