GrandVision, Cia: si lavora all’ipotesi di piattaforma
Si è svolto lunedì 18 marzo 2019 a Bologna l’incontro sui diritti di informazione, concordato con l’azienda in occasione della sottoscrizione del verbale ex art.47 riguardante la fusione di Corner Optique in GrandVision Italia.
L’obiettivo di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs era quello di continuare un confronto serrato su problematiche fortemente sentite dai lavoratori quali l’organizzazione del lavoro, i turni, la gestione del lavoro domenicale e festivo, i trasferimenti a distanze tali da configurare casi di “licenziamento mascherato”, ecc.
L’ulteriore riflessione, fatta dalle organizzazioni sindacali all’interno dei diversi coordinamenti convocati nel frattempo, ha convinto tutti sulla necessità che queste ed altre tematiche dovessero essere affrontate e sottoposte all’azienda dentro una procedura di carattere rivendicativo.
Per questo motivo i sindacati di categoria hanno costruito una ipotesi di piattaforma per definire il primo contratto integrativo GrandVision Italia.
Tornando ai contenuti della riunione di Bologna, l’azienda ha fatto presente come i dati sui consuntivi e sulle previsioni produttive fossero ancora in fase di elaborazione, prima di essere messi ufficialmente a bilancio (in effetti si ricorda che, lo scorso anno, l’incontro sui diritti di informazione si è tenuto nel mese di maggio).
Per questo molte delle informazioni sono risultate generiche e, quindi, già al tavolo, i sindacati ne hanno chiesto una “versione” più precisa ed articolata.
L’unica assicurazione, di carattere generale, fatta dalla responsabile delle relazioni sindacali, Barbara Celani, è stata quella relativa ad un sostanziale raggiungimento (o non scostamento) dagli obiettivi di bilancio.
La rete dei punti vendita non avrà, nel prossimo anno, mutamenti significativi, né in crescita né in diminuzione.
Qualche dato in più, ma ancora assolutamente insufficiente, è stato fornito sull’occupazione.
Gli addetti complessivi hanno superato le 2 mila unità (su domanda precisa è stato risposto alle organizzazioni sindacali che nella sede di Bologna sono impiegate 170 persone), con un turn over riguardanti gli ottici considerato fisiologico, intorno al 7% (ma in Lombardia la percentuale è più elevata e necessita quindi di maggiore attenzione e confronto).
L’unico dato più preciso – ed interessante – riguarda gli straordinari e le ore supplementari pagate.
Nel 2017 sono state effettuate e pagate 92.300 ore di straordinario con un costo pari a 1 milione 311 mila euro, mentre sono state effettuate e pagate 10 mila ore supplementari.
Nel 2018 le ore di straordinario effettuate sono state pari a 117 mila ore, con un costo pari a 1 milione 700 mila euro. Le ore supplementari pagate sono state pari a 24 mila ore.
Le organizzazioni sindacali ritengono interessante questo dato perché l’anno scorso uno degli elementi ritenuti necessari per il contenimento del costo del lavoro era esattamente la drastica limitazione della prestazione delle ore straordinarie e supplementari e, soprattutto, del loro pagamento.
Questo, quindi, può essere considerato un primo piccolo passo di inversione di tendenza.
Insieme con questo ritengono positivo lo sviluppo di un forte programma di formazione, anche attraverso l’utilizzo del fondo interprofessionale di formazione continua dei settori rappresentati da Filcams, Fisascat e UILTuCS, Forte.
La formazione spazia da quella più strettamente tecnica sui prodotti, gestita insieme con i fornitori, a corsi con gli ottici, in particolare sulle lenti progressive, ad indagini di clima aziendale, ecc.