Gruppo Marriott, diritti di informazione: l’esito del confronto
Nella giornata del 6 aprile 2023 all’hotel Westin Excelsior di Roma si è svolto l’incontro nazionale con la dirigenza del gruppo Marriott per i diritti d’informazione, così come previsto dal Cia vigente.
Il Gruppo, che in Italia conta 26 strutture dirette e 36 in franchising, vedrà crescere quest’ultima rete con l’apertura, nel corso del 2023, di ulteriori 12 strutture.
Investimenti che sono il frutto del miglioramento degli andamenti post Covid-19, con una crescita dei ricavi e del Mol nel 2022 e con un buon inizio già registrato per l’anno in corso.
Sono previste, a breve, le aperture del W Hotel a Milano e dei Bulgari Hotel e Edition Hotel a Roma.
Mentre, per il 2024, sono previste le aperture di W Hotel a Firenze, Napoli e Milano Duomo; di Edition Hotel a Milano e dell’RC Bellagio.
Nel 2022, invece, sono usciti dal Gruppo il Danieli di Venezia e lo Sheraton Hotel di Roma, mentre nessuna conferma, infine, rispetto ad eventuali ulteriori uscite dal Gruppo per l’anno in corso.
Nonostante, quindi, l’evoluzione dell’assetto societario, che ha visto l’ingresso anche di nuovi proprietari delle strutture, Marriott mantiene da 13 anni il titolo di Top Employer, tanto che dopo l’allentamento delle restrizioni legate alla recente pandemia, sono riprese tutte le attività che il Gruppo realizza in favore dei propri dipendenti, sia come momenti di socializzazione che di formazione.
Il rinnovo del Cia e l’accordo sul Welfare, inoltre, hanno permesso di riequilibrare le differenze reddituali tra i diversi livelli di inquadramento, soprattutto a favore dei livelli più bassi, sebbene sui 604 lavoratori registrati al portale welfare, solamente in 234 hanno utilizzato gli strumenti messi a disposizione.
È previsto, infine, soprattutto in concomitanza con l’imminente stagione estiva, un incremento degli organici, frutto anche dell’apertura dei servizi di ristorazione anche ai clienti non pernottanti.
In considerazione di quanto sopra, la dirigenza sarà impegnata nella prosecuzione delle attività legate alla formazione e al bilanciamento dei tempi di vita e lavoro dei dipendenti, senza nascondere, però, una certa preoccupazione in merito al rapporto “tariffa-qualitàorganici”, in quanto si è registrato, per i primi mesi del 2023 un calo delle prenotazioni rispetto allo stesso periodo del 2019, ed in merito alla produttività del comparto housekeeping.
Così come, in vista della scadenza prevista per dicembre 2024, a seguito anche della volontà dei diversi proprietari di personalizzare sempre più le proprie strutture ricettive, sono state avanzate delle possibili criticità per il rinnovo del Cia.
Le organizzazioni sindacali hanno evidenziato come le iniziative adottate durante la pandemia per la salvaguardia occupazionale e reddituale delle lavoratrici e dei lavoratori, nonché il miglioramento dei dati economici legati alla ripartenza del turismo italiano, abbiano contribuito a traguardare le difficoltà vissute nel biennio 2020-2022.
Hanno condiviso l’impegno per incrementare le azioni formative e favorire un miglioramento della conciliazione dei tempi di vita e lavoro che, sicuramente, contribuiscono in maniera importante, insieme al Cia e al Welfare, ma anche e soprattutto con il rinnovo del Ccnl, i cui tempi necessitano di un’accelerazione, contribuiscono a restituire al settore quell’attrattività persa nel corso degli ultimi anni.
Al riguardo, pertanto, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno ribadito la necessità di mantenere la contrattazione integrativa aziendale, che peraltro garantisce l’omogeneità di condizioni per tutti gli organici presenti nelle varie strutture del Gruppo, lavorando sin d’ora ai contenuti del prossimo rinnovo, in modo da poterlo sottoscrivere immediatamente dopo la scadenza di quello vigente, e confermando, quindi, la propria disponibilità ad affrontare congiuntamente eventuali difficoltà che ne potrebbero mettere in discussione la prosecuzione.
Infine, in merito ai “campanelli d’allarme”, lanciati dalla dirigenza in merito al focus tariffa qualità-organici, piuttosto che ad eventuali cali di produttività, considerato che, allo stato attuale, dai dati presentati dal Gruppo non si intravedono particolari criticità in merito, le segreterie nazionali hanno invitato la dirigenza a chiarire ulteriormente tali aspetti qualora vi fossero elementi fondati per approfondirli ed individuare per tempo eventuali interventi condivisi.
Così come hanno invitato ad una comunicazione tempestiva in caso di eventuali nuove uscite dal Gruppo, considerato che sul punto è rimasta una certa vaghezza da parte della dirigenza.
Chiarito che gli allarmi erano possibili previsioni future, le parti si sono riaggiornate per la calendarizzazione di nuovi incontri per iniziare a valutare il percorso ed i contenuti del prossimo Cia.
Vi terremo informati degli sviluppi e dei successivi incontri.