Gruppo Tuo: altro tempo per la mobilità volontaria
Il giorno 24 giugno 2014, si è tenuto il previsto incontro le OO.SS. e Gruppo Tuo avente ad oggetto la scadenza della cassa integrazione per crisi e cassa integrazione per cessazione.
Il Gruppo, nel presentare lo stato di utilizzo degli strumenti, ha evidenziato le problematiche inerenti l’andamento dei consumi e le difficoltà incontrate per realizzare lo sviluppo a suo
tempo previsto.
In particolare, per ciò che concerne la cassa per crisi, del totale dei lavoratori previsti dall’accordo ministeriale, 7 risultano aver risolto il rapporto di lavoro attraverso la non
opposizione al licenziamento, 9 hanno trovato ricollocazione, e 124 lavorano regolarmente.
Restano 22 persone sospese a zero ore distribuite in quattro regioni e 9 punti vendita:
Campania
2 San Prisco – CE
1 San Nicola – CE
5 San Giorgio a Cremano – NA
Emilia Romagna
4 Reggio Emilia
Piemonte
3 Torino
4 Borgo San Dalmazzo – CN
Veneto
1 Campodarsego – PD
1 Treviso (via Repubblica)
1 San Polo di Piave – TV
Per quanto concerne la CIGS per cessazione attività, risultano sospese dall’attività 122 persone ed essendo stati ricollocati oltre il 30% dei lavoratori previsti dall’accordo ministeriale, verrà presentata istanza di proroga per ulteriori 12 mesi.
Nonostante le criticità, le OO.SS. hanno dichiarato all’impresa apprezzamento per gli sforzi fatti nel tentativo di ricollocare il maggior numero di persone possibili, al contempo preoccupa il
futuro dei 22 lavoratori rimasti in esubero e senza la copertura di ammortizzatori sociali conservativi, visto che per i prossimi otto mesi non è possibile riattivare né CIGS per crisi né
contratto di solidarietà.
L’azienda ha proposto alle organizzazioni sindacali di derogare ulteriormente i tempi per accogliere la non opposizione al licenziamento fino al 15 Luglio, dando disponibilità ad aumentare al contempo l’incentivo all’esodo ma senza determinare la cifra.
Il coordinamento unitario, congiuntamente alle Segreterie Nazionali, ha dichiarato la disponibilità a valutare tale opzione chiedendo di avere tempo a disposizione per fare un approfondimento sulle possibilità di ricollocazione dei 22 lavoratori. L’azienda ha già dichiarato che qualora non si trovi una soluzione condivisa procederà ad aprire una nuova procedura di mobilità.