Gruppo Unahotels, diritti di informazione: andamento e prospettive aziendali
Il 28 aprile 2025 si è tenuto a Milano l’incontro per i diritti di informazione col Gruppo Unahotels.
L’incontro ha riguardato l’andamento e le prospettive del Gruppo Unahotels, anche alla luce delle informazioni veicolate a mezzo stampa negli scorsi mesi.
In particolare, il lancio avvenuto a marzo 2025 del brand Una Italian Hospitality si colloca all’interno di una scelta dettata prevalentemente da strategie di marketing.
È stato infatti eliminato il marchio Una Way e i brand Una Experience e Una Hotels, già presenti nel Gruppo, sono stati accomunati sotto un’unica insegna, ovvero Una Italian Hospitality.
L’intento è quello di sottolineare e valorizzare l’italianità del Gruppo e di valorizzare complessivamente uno sviluppo iniziato nel 2021, con l’introduzione di importanti innovazioni digitali.
Da qui gli investimenti sul sito e sul sistema di prenotazione diretta che sono stati realizzati negli ultimi mesi e che puntano ad una riduzione significativa dei costi di intermediazione.
Infine, riguardo al quadro generale, il Gruppo ha confermato di valutare diverse opzioni di sviluppo, anche
rispetto al tema della possibile cessione dell’intera catena a degli investitori.
Il settore del turismo in Italia sta ricevendo un forte interesse da parte di soggetti stranieri e il fatto che sia considerato un settore valido per investire, con particolare riferimento al Gruppo Una che ha chiuso anche il 2024 registrando un’over performance, ha messo il Gruppo di fronte alla possibilità di valutare scenari differenti da quelli attuali. Valutazioni, al momento, che non si sono ancora concluse.
Filcams, Fisascat e Uiltucs, al riguardo, hanno espresso le proprie perplessità e hanno chiesto di mantenere un confronto costante sul tema, rimarcando come le valutazioni dell’azionista Unipol debbano tenere conto di tutte le garanzie occupazionali e reddituali per le lavoratrici ed i lavoratori del Gruppo Una.
Al momento rimane comunque l’impegno già definito nel piano industriale, ovvero procedere in continuità sviluppando ulteriormente le potenzialità della catena alberghiera, sia diretta che indiretta.
In questo periodo, infatti, si stanno analizzando i risultati del 2024 e assegnando gli obiettivi per il 2025, in un contesto di continuità che ha caratterizzato il Gruppo dal 2022 ad oggi. Sul fronte delle modifiche strutturali e degli investimenti a vario titolo (nuove acquisizioni, ristrutturazioni e nuove affiliazioni), sono stati firmati 5 nuovi contratti di franchising che riguardano le piazze di Foligno, Parma, Matera, Cosenza e Catania.
In quest’ultima è in corso la costruzione di una nuova struttura e il progetto prevede la realizzazione di una “urban spa” con circa sessanta camere e 1500mq di area benessere.
Sono inoltre previste importanti variazioni per alcune strutture esistenti: per Unahotels Century vi è un’ipotesi di chiusura per ristrutturazione prevista nel periodo che precederà le prossime Olimpiadi invernali (luglio-dicembre 2025).
Sul fronte cessioni si registra la chiusura della struttura Maison Milano, che sospenderà la propria attività entro il giugno 2026 a seguito della scadenza del contratto di locazione e della richiesta da parte del proprietario di rientrare in possesso dell’immobile; a tal riguardo, i dipendenti di Maison Milano verranno ricollocati nelle altre strutture ricettive presenti in città.
È prevista inoltre la ristrutturazione dell’albergo di Roma, così come la ristrutturazione e il riposizionamento dell’albergo Contessa Iolanda di Milano.
Tra i progetti futuri, si segnala un nuovo albergo in viale Scarampo a Milano, previsto pronto per febbraio 2027, che avrà 175 camere.
Anche per Cusani e Capotaormina sono previsti interventi, già inseriti nel piano industriale.
Rispetto ai temi riguardanti l’organizzazione del lavoro, così come previsto dai diritti di informazione, sono stati resi alle organizzazioni sindacali alcuni dati relativi all’esercizio 2024.
Filcams, Fisascat e Uiltucs hanno evidenziato come il numero di contratti atipici e il numero delle giornate lavorate con queste tipologie contrattuali risulti essere ancora molto alto, lasciando intuire come non si tratti di sola gestione delle emergenze, ma di un ricorso strutturato a forme precarie di lavoro per coprire anche le attività presenti durante l’anno e non solo nei picchi.
Per tale ragione, e in considerazione degli utili registrati negli ultimi tre anni, hanno richiesto l’adozione di politiche basate sulla qualità e stabilità del lavoro, sia in termini occupazionali che reddituali.
Per quanto concerne la formazione, nel corso del 2024 le attività riconducibili alle soft skills sono state gestite attraverso la creazione di un catalogo, a disposizione delle/dei dipendenti.
I risultati sono incoraggianti ed evidenziano una sempre più crescente partecipazione. Analogamente sono stati diffusi i dati relativi alle ore di formazione obbligatoria in ottemperanza alle norme su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Infine, rispetto ai contenuti dell’integrativo sono stati diffusi i dati relativi alla previdenza complementare (13 nuove iscrizioni a Fon.Te), ai congedi retribuiti malattia figlio entro 12 anni di età (1 richiesta), al ricorso alla banca ore (con il contestuale godimento di buona parte delle ore accantonate) e all’erogazione dell’una tantum, a riprova che la contrattazione integrativa aziendale sta producendo i suoi effetti positivi.
Rimane aperta la discussione sulle commissioni (salute e sicurezza, formazione e pari opportunità) individuate nel Cia, per il quale le parti hanno preso reciprocamente l’impegno di provvedere all’insediamento delle stesse nel più breve tempo possibile.
Sarà nostra cura fornire tempestivamente aggiornamenti rispetto ad eventuali sviluppi in ordine alle
valutazioni sulla cessione o meno della catena alberghiera.