Gucci, CIA: tanti temi sul tavolo
Si è tenuto il 19 settembre 2016 l’incontro programmato per il prosieguo del rinnovo dell’integrativo Gucci nel retail.
Con l’occasione, l’azienda ha fornito alcuni dati, relativi all’andamento 2015 – 2016, che confermano la fase di crescita iniziata con il passaggio della direzione creativa ad Alessandro Michele.
A livello mondiale, le vendite aumentano del 7,4%, con una forte ripresa della clientela locale in mercati strategici come Francia, UK e Germania, e un risultato importante in America del Nord.
In Italia le vendite del primo semestre 2016 sono aumentate del 28% sul 2015, con risultati eccellenti per borse, scarpe e abbigliamento femminile.
Gli outlets registrano una sofferenza dovuta all’assenza delle nuove collezioni, ma totalizzano comunque un aumento di vendite dello 0,5%.
L’aumento delle vendite si traduce in un aumento delle sales commissions, che risulta particolarmente importante dal 2015 al 2014 (+109% nei negozi), per effetto del raggiungimento dei budget che nel 2014 non erano stati raggiunti, e si stabilizza nel 2016, con una trend negativo negli outlet.
L’azienda ha fornito anche un quadro che indica come le sales commissions producano un risultato economico medio per lavoratore intorno al 5-6% della RAL per tutte le categorie (vendita, cash e backoffice, magazzini). Inoltre sul totale dell’erogato in sales commissions, il 49% risulta derivante dalla parte collettiva del premio e il 49% dalla parte individuale (il 2% rimanente deriva dalle vendite associate negli outlets).
Visti i risultati positivi, i sindacati di categoria hanno chiesto che la trattativa produca al più presto possibile risultati economici per i lavoratori e le lavoratrici, rimuovendo gli ultimi ostacoli rimasti.
Lo schema condiviso nell’incontro di luglio è stato confermato: si intende raggiungere nelle prossime settimane un accordo che abbia effetti economici a partire dal 2016 e che abbia valenza fino alla fine del 2017. In questo modo, si aggiornerebbe la scala parametrale e si effettuerebbero le classificazioni con il vecchio sistema, avviando però in tempi brevi il confronto su una revisione completa del meccanismo stesso.
Sales Commission
L’azienda non è stata ancora in grado di fornire proposte sulle sales commissions (salario variabile) che saranno oggetto del confronto del prossimo 4 ottobre.
Scala parametrale
Pur in assenza di un quadro sulle sales commissions, che è importante per una valutazione complessiva dell’integrativo, i sindacati hanno chiesto che l’azienda ragioni su un aumento della scala parametrale, consentendo un maggior recupero di reddito per la totalità dei lavoratori.
Welfare
È stato affrontato il tema welfare, nel quale la soluzione percorribile potrebbe essere la creazione di un quantum economico che il lavoratore potrà spendere su vari servizi (spese di istruzione per sé e per i figli, svago, salute e benessere, ecc), implementando la piattaforma già esistente nel portale aziendale.
L’azienda è disponibile a riconoscere per questo pacchetto 200 euro l’anno per ciascun lavoratore. Nel caso di sottoscrizione dell’accordo nel 2016, riconoscerebbe la quota dell’anno corrente, per cui i lavoratori partirebbero con un credito di 400 euro.
I rappresentanti sindacali hanno rilevato come l’elemento più critico sia l’esclusione dei tempi determinati e chiesto di poter aumentare eventualmente la quota per trovare un miglior equilibrio economico del contratto integrativo.
Domeniche e festivi
Per quanto riguarda le maggiorazioni per il lavoro domenicale e festivo, l’azienda ha accolto la richiesta sindacale di un aumento delle maggiorazioni (+10% medio). Ora si tratterà di verificare i testi per garantire l’equa distribuzione e la volontarietà (soprattutto per quanto riguarda il festivo) a fronte delle esigenze di copertura che l’azienda pone.
Il giorno di Pasquetta verrà inserito tra le festività per cui si riconosce la maggiorazione.
Conciliazione tempi di vita e lavoro
Si prosegue sull’impostazione di un modello che preveda la programmazione trimestrale degli orari, la programmazione annuale delle ferie e un certo numero di riposi di due giorni uno dei quali coincidente con il sabato o la domenica.
Congedi e permessi
L’azienda ha recepito la nostra richiesta di individuare permessi peri genitori con figli con disturbi dell’apprendimento, che potranno essere attinti dalle 25 ore di permesso per visite specialistiche. L’azienda si è impegnata a riconoscere 30 giorni di congedo non retribuito in aggiunta a quelli previsti dal CCNL per le adozioni internazionali (che si sommano al congedo previsto dalla legge).
I sindacati hanno chiesto che tale misura sia estesa agli affidi e anche alle coppie omosessuali e ai singoli. Per quanto riguarda i congedi per le persone vittime di violenza, l’azienda riconoscerà un periodo aggiuntivo di 60 giorni di permesso non retribuito. Filcams, Fisascat e UILTuCS hanno ribadito la loro richiesta di poter usufruire in ore i congedi parentali e i congedi per le vittime di violenza.
Su questo ultimo punto l’azienda ha chiesto tempo.
Malattia
Il punto più critico rimane la malattia, in quanto l’azienda non intende più riconoscere la copertura del periodo di carenza al 100% per tutti gli eventi brevi. Pur ribadendo la contrarietà sindacale a questa retrocessione, che è dettata da una logica punitiva che non può essere accettata dai sindacati, hanno chiesto all’azienda di individuare una mediazione nell’ottica di rinnovare l’integrativo.
I rappresentanti dei lavoratori hanno chiesto di inserire una casistica di eventi da escludere dal conteggio degli eventi brevi e di aumentare gli eventi per cui si prevede la copertura della carenza al 100% (la proposta dell’azienda iniziale è di riconoscere 3 eventi al 100% e il 4° al 50%).
Le prossime date per il prosieguo del confronto sono il 4 ottobre, il 13 ottobre e il 25 ottobre.