Guerra in Ucraina, Ces: “Più pressioni, estendere le sanzioni alla Bielorussia”

La Confederazione europea dei sindacati in una nota del 27 febbraio scorso ha dichiarato la sua posizione sulla guerra in Ucraina. La Ces ha tenuto l’1 marzo anche una riunione straordinaria dell’esecutivo per discutere dello stato di crisi.
Di seguito il testo della dichiarazione:
A pochi giorni dall’inaccettabile attacco militare di Putin all’Ucraina, la situazione sta continuamente precipitando nel Paese, con migliaia di vittime tra civili e forze militari, centinaia di migliaia di rifugiati sparsi nel territorio ucraino e che oltrepassano i confini dei Paesi vicini in condizioni di pericolo e precarietà.
La Ces ribadisce la sua condanna all’attacco, chiede lo stop immediato delle operazioni militari, il dietrofront delle truppe russe, e l’avvio di un dialogo di pace.
La Ces chiede che le istituzioni europee e gli Stati membri:
- aumentino la pressione su Putin e il suo governo attraverso tutte le forme di sanzioni necessarie, atte a colpire nello specifico gli interessi e gli asset della leadership e delle élites russe e di estenderle anche alla Bielorussia per la sua parte nell’aggressione militare all’Ucraina.
- l’introduzione di misure di compensazione e di fornitura alternativa, per ridurre gli impatti negativi sulla popolazione europea e i Paesi vicini, compreso il proseguimento delle misure di emergenza usate dall’Unione Europea per fronteggiare la crisi da Covid-19.
- forniscano immediato supporto militare difensivo e aiuti umanitari e finanziari all’Ucraina e alla sua popolazione.
- creino dei corridoi umanitari per consentire ai rifugiati di lasciare il Paese in sicurezza e realizzare piani di accoglienza e rilocalizzazione all’interno dell’Ue.
- assicurino protezione e sicurezza alle frontiere, alle popolazioni dell’Ue e ai Paesi vicini che sono maggiormente esposti alle attuali e alle potenziali operazioni militari russe.
La Ces è costantemente in contatto con i colleghi del sindacato ucraino per dare solidarietà e supporto, e in coordinamento con i propri affiliati, la Ituc e la Perc sono pronti a:
- attivare iniziative di mobilitazione e lobbying a tutti i livelli per supportare le richieste della Ces e tenere la pressione alta sulle istituzioni europee e i governi nazionali.
- fornire assistenza umanitaria e finanziaria alla popolazione ucraina attraverso i sindacati ucraini.
- aiutare la realizzazione di corridoi umanitari in supporto dei rifugiati.
- supportare i sindacati affiliati alla Ces nei Paesi delle aree più esposte alle conseguenze degli attacchi russi.
Il testo originale in inglese può essere letto cliccando qui
Scarica la risoluzione Ces sull’Ucraina approvata alla riunione del Comitato Esecutivo del 16-17 marzo 2022.