H&M, diritti di informazione: le richieste dei sindacati
Lo scorso 4 febbraio 2020 si è svolto il programmato incontro aziendale con H&M che ha avuto come oggetto i diritti di informazione e alcune richieste poste da Filcams, Fisascat e Uiltucs.
L’azienda ha aperto l’incontro dividendo le informazioni tra i dati commerciali legati al Gruppo e quelli riferiti solo all’Italia.
Nel 2019 il fatturato Gruppo conta 22.000.000.000,00 di euro il 18% in più del 2018, mentre il fatturato Italia conta 834.000.000,00 euro con un incremento rispetto al 2018 del 5,2%.
Le vendite online contano il 6,8% del fatturato Italia circa 60.000.000,00 di euro.
Gli obiettivi che l’azienda si pone per il 2020 in Italia è di creare sinergia tra le vendite in negozio e le vendite online attraverso la digitalizzazione dei negozi, l’organizzazione di un servizio di resi in negozio e la predisposizione di una app ove evidenziare la presenza dei prodotti cercati online nei negozi fisici.
Inoltre, l’azienda dichiara che non ci saranno chiusure nel 2020 bensì già in aprile vi sarà l’apertura di un negozio su Roma, nel Centro Commerciale Laurentino.
La struttura aziendale di proprietà del Gruppo ad oggi conta 180 negozi Italia così composta:
- 165 negozi H&M
- 11 COS
- 4 Stories
L’organico nei negozi H&M ad oggi è così strutturato:
5692 dipendenti, 2618 full time e 1425 part-time, di cui 3703 tempi indeterminati e 1649 contratti job on call.
Del totale occupati 4293 sono donne e 1399 sono uomini. Negli uffici si contano 222 dipendenti.
Filcams, Fisascat e Uiltucs hanno avanzato 4 richieste:
1. A fronte della normativa della legge di Bilancio del 2020 la defiscalizzazione dei ticket cartacei è prevista fino ad un massimo di 4,00 euro creando già per il mese di gennaio un aggravio di costi per i lavoratori a fronte del fatto che il valore del ticket è di 5 euro.
Comprendendo che si tratta di una modifica di legge e quindi non di responsabilità aziendale, le organizzazioni sindacali hanno comunque chiesto all’azienda di supportare i lavoratori per il mese di gennaio 2020 e hanno condiviso con l’azienda di modificare da cartaceo in elettronico l’erogazione del ticket, chiedendone anche un aumento visto che la normativa apre la defiscalizzazione sino ad 8,00.
2. Stabilizzazione forza lavoro e aumento ore di part-time ove richiesto, dichiarando di essere disponibili anche in altra riunione ad affrontare il tema specifico, visto il grande utilizzo di contratti a chiamata non condiviso dai sindacati presenti.
3. Miglioramento delle relazioni tra i singoli negozi con le Rsa/Rsu e organizzazioni territoriali anche attraverso la verbalizzazione degli incontri con il fine di rendere tali livelli più produttivi aumentando così la soddisfazione dei dipendenti all’interno dei negozi stessi.
4. Redigere un Protocollo su Salute e Sicurezza. L’azienda si rende disponibile a sostenere i lavoratori per gennaio 2020 erogando un ticket in aggiunta, compensativo della perdita di circa 0,30 per ogni euro non defiscalizzato.
Si rende disponibile a voler affrontare il tema della stabilizzazione degli attuali contratti atipici, dichiarando già al tavolo che negli ultimi 5 anni sono stati stabilizzati 1200 lavoratrici e lavoratori, anche se tale strumento per la loro organizzazione non troverà un assorbimento completo e si rendono altresì disponibili ad organizzare la gestione degli aumenti di ore, ove richiesto da parte dei part-time.
Mentre, per quanto riguarda il terzo punto, il tema è stato molto discusso non trovando ancora una corretta esecuzione dei rapporti ma con la volontà di trovare un’intesa condivisa.
Infine, l’azienda si è resa disponibile alla sottoscrizione di un Protocollo Salute e Sicurezza, tema molto sentito tra le parti.
Al fine di discutere quanto rimasto in sospeso le parti hanno condiviso di incontrarsi il 24 marzo 2020 alle ore 11:30 alla Confcommercio Milano in corso Venezia 47.