Ikea: 11 luglio, sciopero nazionale
I SINDACATI AL FIANCO DEI 6MILA CO-WORKERS CONTRO I TAGLI LINEARI SULLE RETRIBUZIONI. NO ALLA RIDUZIONE DELLE MAGGIORAZIONI, NO ALLA TRASFORMAZIONE DEL PREMIO FISSO IN VARIABILE.
Roma, 10 luglio 2015 – Incroceranno nuovamente le braccia domani i dipendenti di Ikea Italia per protestare contro le inaccettabili proposte avanzate al tavolo per la definizione del nuovo integrativo aziendale.
I sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, che hanno indetto lo sciopero nazionale per l’11 luglio 2015, non si piegano ai tagli lineari su maggiorazioni per lavoro domenicale e festivo e sulla trasformazione del premio aziendale fisso in elemento variabile, proposte peraltro presentate dal marchio svedese dopo la disdetta della contrattazione integrativa annunciata nelle scorse settimane.
Per le tre sigle è inaccettabile che la crescita e lo sviluppo si finanzino esclusivamente sui salari degli oltre 6mila co-workers italiani che hanno contribuito a rendere Ikea uno dei leader mondiali dei mobili e accessori low cost; lavoratori per la stragrande maggioranza con contratto di lavoro part time disposti a sacrificare la vita familiare e sociale per l’affermazione della leadership del colosso della grande distribuzione e ai quali oggi si chiede di rinunciare al sacrosanto diritto ad una paga dignitosa!
Domani in tutti i 21 punti vendita italiani si svolgeranno mobilitazioni e presidi a sostegno della vertenza. Ai punti vendita di Firenze, Roma Anagnina e Napoli Afragola interverranno rispettivamente i segretari nazionali Giuliana Mesina per la Filcams Cgil, Vincenzo Dell’Orefice per la Fisascat Cisl e Ivana Veronese per la Uiltucs.
Le organizzazioni sindacali auspicano la migliore riuscita dello sciopero, e invitano l’azienda ad ascoltare le voci e le richieste dei suoi lavoratori, nonché a rispettare regole e diritto allo sciopero.
Scarica il volantino dello sciopero.