Ikea, Cia: focus sulla classificazione del personale
Il giorno 13 ottobre in Roma si è svolto tra Ikea e le organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs il già programmato incontro per il proseguo del negoziato del rinnovo del contratto integrativo aziendale.
Nella prima fase del confronto, Filcams, Fisascat e Uiltucs hanno stigmatizzato alcune criticità ormai consolidate attinenti alle relazioni sindacali a livello decentrato.
Le organizzazioni sindacali ritengono non più accettabile il mancato coinvolgimento delle Rsu/Rsa sia sui diritti di informazioni, sia il mancato confronto con le stesse, così come invece previsto dai protocolli in materia già sottoscritti.
Successivamente, nella ripresa della trattativa di rinnovo del Contratto Integrativo Aziendale, l’azienda ha presentato un’ulteriore bozza di proposta inerente alla nuova classificazione del personale riferita alla propria impostazione organizzativa.
Filcams Fisascat, e Uiltucs hanno chiesto all’azienda di entrare nel merito e specificare, nel dettaglio, quanto contenuto nella bozza, sottolineando come, da una prima lettura, alcune figure professionali non si comprende a che livello troverebbero collocamento.
Secondo lo schema illustrato dall’azienda, il consulente di arredo potrà essere inquadrato al 3 livello solo se nell’attività di consulenza sia presente anche la progettazione della cucina.
Filcams, Fisascat e Uiltucs hanno segnalato come attualmente il consulente di arredo corrisponda diversamente al 3 livello indipendentemente dalla topologia di arredo progettato e, di conseguenza, se non meglio definita, tale impostazione diverrebbe peggiorativa poiché tenderebbe a spingere in basso i livelli di inquadramento.
Anche su altri ruoli da specialisti previsti nel nuovo modello organizzativo si è evidenziato un peggioramento degli inquadramenti rispetto a quanto previsto dall’attuale Cia.
C’è un rischio di restringimento della platea dei lavoratori che potrebbero in futuro auspicare in un avanzamento di livello e si segnala inoltre l’inserimento, nella bozza aziendale, di profili che rischierebbero addirittura di avere un livello d’inquadramento inferiore a quanto previsto dal Ccnl applicato.
Oltre a ciò, le organizzazioni sindacali hanno nuovamente affermato la volontà di modificare la clausola di regolamentazione del passaggio degli addetti dal 4 livello di inquadramento al 3 in quanto l’attuale formulazione non è più sindacalmente sostenibile.
Filcams, Fisascat e Uiltucs, in aggiunta, hanno chiesto all’azienda informazioni relative al premio di produttività da erogare nell’anno 2023.
L’azienda ha comunicato che entro la prima decade di novembre fornirà tutte le informazioni previste anticipando che, ad oggi, il trend economico può essere definire positivo, garantendo inoltre che il pagamento del PdP avverrà nel mese di novembre come da tempistiche definite.
Filcams, Fisascat e Uiltucs hanno infine segnalato come il negoziato sul rinnovo del Cia sia in corso ormai da 2 anni, e vi sia, pertanto, la necessità di giungere ad una definizione dei contenuti in tempi rapidi, – auspicabilmente entro fine dicembre – dovendo affrontare altri punti della piattaforma ancora da definire nel merito.
L’azienda nel prendere atto delle dichiarazioni sindacati si è resa disponibile ad accelerare i tempi di confronto, si è pertanto programmato un prossimo incontro il giorno 30 ottobre in Roma alle ore 10.30 in modalità plenaria e solo in presenza con termine previsto per le ore 16.