Ikea: Cia: il confronto prosegue nonostante le criticità
In data 16 dicembre 2024 si è tenuto l’ultimo incontro pianificato con Ikea relativo al rinnovo del Cia. L’incontro in plenaria aveva l’obiettivo di continuare la trattativa sulla base dei testi inviati dall’azienda.
In apertura dell’incontro, le organizzazioni sindacali hanno segnalato come quanto pervenuto dall’azienda rappresentasse un sostanziale passo indietro rispetto all’incontro precedente, non contenendo i progressi e le aperture concordate, ma solo i desiderata di Ikea.
Nonostante ciò, si è proceduto con un’analisi di quello che potrebbe essere l’impianto del nuovo contratto integrativo, evidenziando le modifiche sostanziali rispetto al precedente Cia.
Durante la discussione tra le parti, sono state chiaramente esposte, dettagliandole e motivandole, le istanze emerse nei coordinamenti delle/i delegate/i.
Dopo un ampio confronto, sono stati segnalati alcuni passi avanti, tra cui i più significativi:
- Inserimento nel perimetro del Cia di RCMP e PAOP (o comunque nuovi format futuri);
- Definizione di un percorso di validazione dell’ipotesi attraverso una consultazione nelle modalità definite dalle organizzazioni sindacali firmatarie, oltre a una disponibilità di massima all’inserimento di una clausola che garantisca un percorso di rinnovo certo dopo la scadenza;
- Migliore definizione dei livelli di confronto sindacale, soprattutto a livello territoriale, con un’implementazione delle informazioni;
- Riconoscimento, a titolo di miglior favore rispetto a quanto previsto dal Ccnl, di un’indennità di malattia sul terzo e quarto evento;
- Modifica del PdP con un nuovo modello che, a detta dell’azienda, al raggiungimento dei risultati concordati tra le parti, possa prevedere un importo più alto per il lavoratore;
- Definizione di una piattaforma di welfare con una tantum di 150€, oltre alla possibilità di conversione su base volontaria e la relativa detassazione del premio di cui sopra;
- Definizione di un congedo parentale aggiuntivo di 12 giorni per il padre e di 22 giorni per il genitore non partoriente qualora non goda di specifici congedi di legge, un congedo ulteriore di 3 giorni per percorsi di procreazione medicalmente assistita, oltre alla disponibilità ad inserirne di ulteriori per percorsi di transizione di genere;
- Innalzamento delle maggiorazioni domenicali al 65% e inserimento di un’ulteriore “domenica di picco” al 75%, aumento della maggiorazione festiva dal terzo evento all’85%;
- Miglioramento del capitolo sugli appalti in ottica di contrattazione inclusiva.
Pur ritenendo questi punti un miglioramento rispetto a quanto previsto oggi, permangono varie ed importanti criticità che non consentono, al momento, di definire soddisfacente la proposta:
- Le agibilità sindacali nei nuovi format (PAOP), seppur segnano una disponibilità aziendale, necessitano di una definizione chiara che non preveda la compressione di diritti acquisiti dai lavoratori;
- Il capitolo “Organizzazione del lavoro” segna ancora una distanza tra le parti, pur riconoscendo un avvicinamento, per quanto non ancora soddisfacente (riduzione della tempistica di acquisizione del livello da 18 a 12 mesi, monitoraggio dell’istituto con coinvolgimento delle Rsa/Rsu, formazione, indennità qualora non si concluda positivamente il percorso).
- Sull’impianto generale c’è necessità di ulteriori approfondimenti, anche in previsione delle ricadute rispetto ai nuovi modelli di business dell’azienda. In tal senso, è stata richiesta l’inserzione di una clausola che definisca il superamento dell’articolato nella fase di vigenza dell’attuale Cia;
- La previsione del superamento o della riduzione dell’anzianità di ingresso per i nuovi assunti per poter beneficiare delle maggiorazioni domenicali e festive, anche in relazione al loro maggior coinvolgimento proprio in tali giornate lavorative.
- La mancata disponibilità da parte dell’azienda persino a richiamare quanto pur previsto nel vigente Ccnl rispetto al lavoro festivo.
Pur segnalando una rigidità di Ikea su questi temi, responsabilmente, le organizzazioni sindacali, anche a fronte di una generica volontà aziendale di provare a trovare un punto di caduta condiviso, in funzione della volontà di non rompere il tavolo ma di continuare in una trattativa che, seppur complessa, necessita di dare risposte alle lavoratrici e ai lavoratori della multinazionale svedese, si è concordato di rivedersi quanto prima nel mese di gennaio e per agevolare il più possibile il confronto, Filcams, Fisascat e Uiltucs hanno già fornito un ventaglio di tre date possibili alla controparte.
Nel frattempo, l’azienda si è impegnata a fornire a stretto giro dei testi contenenti le posizioni cristallizzate al tavolo, dando così la possibilità di concentrarsi sulle criticità ancora esistenti.