Ikea, livelli e inquadramento: il confronto va avanti
Il 19 aprile le organizzazioni sindacali si sono incontrate nuovamente con la direzione aziendale di Ikea.
Nel corso del confronto le parti hanno ripercorso i punti di convergenza emersi evidenziando le divergenze che, tuttavia, ancora permangono sull’organizzazione del lavoro, gli assetti relativi agli inquadramento professionali e, conseguentemente, il riconoscimento delle professionalità.
I sindacati, nello specifico, hanno rigettato la tesi aziendale secondo la quale le lavoratrici e gli lavoratori addetti alla vendita che svolgono mansioni anche di progettazione debbano rinunciare al III livello.
Pur apprezzando la proposta di un’indennità (ancora insufficiente dal punto di vista economico) per tutti i lavoratori adibiti alla progettazione, evidenziamo che i progettisti delle cucine, reparto che rappresenta il core business del brand, sono da sempre stati inquadrati al III livello. Pertanto la proposta aziendale rappresenta un punto di indubbio arretramento delle condizioni pattuite negli anni.
Per questo i sindacati hanno sottolineato la loro disponibilità a proseguire il confronto per raggiungere un percorso per migliorare le condizioni retributive e contributive del personale dipendente di Ikea. Massima disponibilità, poi, a rivedere gli avanzamenti perseguiti in una logica di sostenibilità reciproca, senza che ciò comporti “un livellamento degli inquadramento verso il basso”.
Gli interlocutori aziendali, dopo lungo dibattito, dopo aver evidenziato che il mandato ricevuto non permette, ad oggi, avanzamenti, hanno sostenuto la volontà di proseguire nel negoziato, manifestando l’esigenza di farlo alla presenza del nuovo responsabile delle
risorse umane, in fase di selezione.
Il prossimo incontro, auspicabilmente, si svolgerà in presenza per favorire il percorso di conoscenza del nuovo interlocutore aziendale.