Integrativo Iris mobili Mondo Convenienza, i punti discussi
Il giorno 10 dicembre, a Roma a Confcommercio, è proseguito il confronto con il gruppo Iris Mobili – Mondo Convenienza, nell’ambito del percorso avviato per la possibile definizione del primo contratto integrativo aziendale, comprensivo della determinazione del salario variabile.
Dopo la sottoscrizione del primo protocollo sugli appalti, a seguito della richiesta delle organizzazioni sindacali, l’azienda ha dichiarato la disponibilità ad avviare un percorso negoziale che tenga conto della sostenibilità aziendale.
Nel corso dell’incontro le parti hanno discusso del salario variabile e dell’ipotesi iniziale avanzata dalla società.
Iris Mobili ha proposto un premio di risultato sperimentale, rivolto a circa 3.000 lavoratrici e lavoratori su un totale di 4.400, ovvero il personale direttamente impegnato nelle attività di vendita. Resterebbero esclusi da questo impianto coloro che già percepiscono premi individuali, come figure apicali, personale di sede, marketing e risorse umane.
L’impostazione del premio proposta dall’azienda prevede:
un valore indicativo di circa 1.400 euro lordi annui, riproporzionati in caso di part time;
un’erogazione su base trimestrale.
Il premio sarebbe composto da due indicatori di riferimento: qualità e fatturato, rapportati allo stesso periodo dell’anno precedente per singolo punto vendita.
A differenza dell’attuale sistema, il premio sarebbe oggetto di accordo tra le parti e potrebbe quindi beneficiare della detassazione prevista dalla normativa vigente, totale in caso di conversione in welfare. È inoltre previsto un monitoraggio costante, con possibilità di revisione degli indicatori, trattandosi di un impianto sperimentale.
Le organizzazioni sindacali, pur riservandosi ulteriori approfondimenti e osservazioni sulla proposta di premio di risultato – per la quale non è stata ancora consegnata una bozza di testo – hanno espresso diverse perplessità e indicato i parametri di base necessari per arrivare a un sistema premiante condiviso.
In particolare, è stato chiesto di conoscere in modo chiaro:
il funzionamento dell’attuale premio;
le modalità di calcolo;
i criteri e le sotto-variabili utilizzate;
gli elementi non dipendenti dal lavoratore che incidono sugli indicatori.
È stata sottolineata la necessità di distinguere nettamente ciò che è effettivamente imputabile al lavoratore o al punto vendita da ciò che dipende da fattori esterni, come fornitori, logistica centrale, materiali e campagne di marketing.
Le organizzazioni sindacali ritengono inoltre che il sistema premiante debba essere rivolto all’intera platea delle lavoratrici e dei lavoratori, senza alcuna discriminazione, includendo tutte e tutti coloro che concorrono al risultato del negozio. È stato proposto di affiancare all’indicatore del fatturato di punto vendita un correttivo legato ai risultati complessivi dell’azienda, per evitare squilibri tra negozi e compensare effetti legati al mercato locale, alle nuove aperture e a situazioni territoriali non imputabili ai lavoratori. In questo quadro, è stata evidenziata l’esigenza di valorizzare anche il lavoro dei neoassunti.
Per comprendere meglio l’architettura complessiva del sistema premiante, le organizzazioni sindacali hanno richiesto una prima bozza di testo, utile anche a chiarire l’orientamento aziendale rispetto all’erogazione del premio al personale in somministrazione e a chi opera in trasferta o è trasferito temporaneamente in altri punti vendita.
È stata inoltre avanzata la richiesta di valutare la possibilità di destinare il premio, su base volontaria, al fondo pensione contrattuale.
Sul versante normativo sono state ribadite le richieste di rafforzamento delle relazioni sindacali, delle agibilità contrattuali e delle misure su parità di genere, welfare sociale e congedi parentali.
Le parti hanno concordato una calendarizzazione di incontri a partire dall’inizio del nuovo anno. L’azienda si è impegnata a presentare alle organizzazioni sindacali bozze di testo che possano costituire la base per la prosecuzione della trattativa.
L’obiettivo condiviso è verificare la possibilità di arrivare a un accordo complessivo entro la fine di febbraio, così da procedere nei tempi utili al deposito dell’intesa e consentire l’accesso alla detassazione.

