Itx Italia, confronto su andamento aziendale, organizzazione del lavoro e relazioni sindacali
Lo scorso 8 maggio 2025, Filcams, Fisascat e Uiltucs hanno incontrato l’azienda Itx Italia affrontando i seguenti temi:
- Situazione aziendale rispetto alla crisi che sta colpendo l’intero settore della moda nell’ultimo anno
- Criticità riscontrate nella nuova organizzazione del lavoro, sinteticamente Cx e casse automatiche e carichi di lavoro
- Criticità nella dotazione della divisa istituzionale
- Criticità nella nuova impostazione aziendale di gestione delle videocamere durante gli eventi di denunciabili alle autorità competenti
- Aggiornamenti durante l’anno delle chiusure e aperture a livello nazionale e valorizzazione delle relazioni sindacali territoriali
- Lavoratori senior
L’azienda dichiara al tavolo di essere molto preoccupata dell’andamento economico che sta riscontrando già dai primi mesi dell’anno 2025: febbraio -6%, marzo -6% e aprile -12% spiegando il blocco delle assunzioni e delle implementazioni orarie. Medesimo trend viene registrato dalle vendite online in netto calo sugli anni precedenti.
Comprendendo le difficoltà che le organizzazioni sindacali evidenziano sia sulla nuova organizzazione del lavoro denominata CX, sia sull’applicazione del Cia in merito alla gestione di fine settimana liberi come i sabati e le domeniche, sia sui carichi di lavoro, chiede di lavorare in sinergia sia a livello nazionale che territoriale al fine di mantenere attivo il Cia nonostante le pressioni sul costo del lavoro che la struttura italiana sta ricevendo da Inditex.
L’azienda specifica che la nuova organizzazione denominata CX è applicata in 30 punti vendita su 400, ma comprendendo quanto le organizzazioni sindacali hanno evidenziato al tavolo, chiede di spostare la discussione sui territori interessati attraverso la supervisione di Gaspare Vitale per parte aziendale, al fine di migliorare lo strumento messo in campo, necessario per avvicinare e fidelizzare più clienti, attraverso l’accompagnamento all’acquisto.
Per quanto riguarda l’utilizzo delle casse automatiche le organizzazioni sindacali hanno chiesto all’azienda di inserire questa modalità all’interno delle rotazioni tra camerini, magazzino e carico negozi perché non è pensabile gestire un intero turno di lavoro esclusivamente intorno alle casse.
L’azienda su questo punto non ha dato una linea chiara ma come Filcams, Fisascat e Uiltucs chiediamo ai delegati di spingere verso questa strategia e farci sapere il risultato ottenuto.
Mentre sulle criticità riscontrate sulla dotazione della divisa, l’azienda ha ribadito che non ha alcuna autonomia di intervento, pertanto le organizzazioni sindacali hanno dichiarato al tavolo che saranno svolte assemblee nei negozi certificando le criticità dei lavoratori che saranno inviate ai Rls, i quali, a loro volta, comunicheranno al Rspp e ai membri del Cae la sintesi della voce dei lavoratori, al fine di far sentire la voce italiana sul tema attraverso i mezzi a disposizione.
Così chiediamo a tutti i negozi di calendarizzare una assemblea sulle modifiche da apportare alle divise nel mese di maggio e giugno 2025 e comunicare l’esito delle assemblee ai Rls di competenza, in modo che gli stessi possano fare una sintesi da sollecitare all’azienda e ai membri sindacali del Cae.
In merito all’utilizzo di un gruppo di avvocati per presentare le denunce alle istituzioni ove si presentino ad esempio dei furti, modalità diversa da quella utilizzata fino ad oggi, Filcams, Fisascat e Uiltucs hanno proposto all’azienda di costruire insieme un protocollo di intesa sulla videosorveglianza a livello nazionale.
In tempi brevi ed unitariamente si proporrà all’azienda un documento quale base di lavoro, anticipandolo all’interno di un coordinamento unitario.
Infine, le organizzazioni sindacali hanno chiesto all’azienda di informare preventivamente anche a livello nazionale circa le nuove aperture e le chiusure ma anche le ristrutturazioni, affrontando anche il tema della cassa integrazione per ristrutturazione e chiusura dei punti vendita ove non si riuscissero a trovare ricollocazioni utili a superare il momento contingente e di dare maggiore impulso alle relazioni sindacali sul territorio.
Si è chiesto di affrontare preventivamente il tema dei lavoratori senior, anche alla luce delle esperienze maturate nel Gruppo a livello europeo, al fine di rendere meno gravosa l’attività lavorativa in termini di turni e ore lavorate e tutelare la loro salute e sicurezza grazie a misure di prevenzione che, così come previsto dal Dlgs.81/2008, tengano conto dell’età anagrafica e del genere al fine di garantire il massimo benessere personale e aziendale.
L’azienda si è resa disponibile alle informazioni preventive a livello nazionale e chiede del tempo per approfondire il tema degli ammortizzatori sociali che dal suo punto di vista non possono essere utilizzati nei casi da noi evidenziati e si è registrata anche una generica e ipotetica disponibilità a discutere delle lavoratrici e lavoratori “senior”.