Itx-Zara, rinnovo Cia: la trattativa frena sul costo del lavoro

Il giorno 8 del mese di luglio si è svolto il proseguo del negoziato, per il rinnovo del Contratto Integrativo Aziendale tra Filcams, Fisascat, UILTuCS e il gruppo Itx/Zara.
Durante il confronto, e così come previsto, bisognava discutere sia della questione relativa ai contratti a termine, sia di ulteriori punti contenuti nella piattaforma rivendicativa.
In merito ai contratti a termine, l’azienda ha richiesto eventuali deroghe sulle causali, col fine di portare da 12 a 24 mesi il periodo di permanenza in azienda, chiedendo alle organizzazioni sindacali di sottoscrivere, come parte integrante del Cia, una ipotesi di individuazione di periodo di stagionalità.
A fronte di tale richiesta, i sindacati hanno comunicato che il tema della stagionalità resta oggetto di definizione nel Ccnl di categoria, in questo caso trattasi del Ccnl di Federdistribuzione Dmo, che in questo periodo è in fase di rinnovo.
Ciò nonostante, Filcams, Fisascat e UILTuCS si sono rese disponibili a trovare ulteriori soluzioni in merito rimarcando più volte la propria disponibilità, in un quadro di sintesi che preveda una eventuale intesa soddisfacente di entrambe le parti relativa alla chiusura del negoziato, tenendo presente gli altri punti da definire a partire dalle questioni riguardanti gli aspetti economici quali l’istituzione di un meccanismo di salario variabile, che impatti su tutta la platea aziendale, con meccanismi misurabili e partecipativi.
In aggiunta: l’aumento del buono pasto, che ad oggi è fermo a 5 euro, l’incremento delle indennità relative al lavoro domenicale e festivo, e tutto ciò che era contenuto nella piattaforma.
L’azienda ha affermato e confermato come sempre sostenuto dall’inizio del confronto, che non intende aumentare il costo lavoro, e che di fatto immagina un rinnovo del Cia esente da qualsiasi forma di integrazione salariale.
Considerata la posizione inaccettabile, ancora una volta confermata dall’azienda, Filcams, Fisascat, UILTuCS, hanno manifestato un totale disappunto rimandando il confronto in formazione plenaria per il 18 luglio alle ore 14 per verificare un eventuale passo in avanti del confronto in corso.