Kasanova, massima trasparenza su risanamento e occupazione
Il 4 dicembre 2025 si è tenuto un incontro con la direzione aziendale di Kasanova S.p.A. per discutere la complessa situazione aziendale, che vede l’impresa alla fine di un percorso di Composizione Negoziata della Crisi d’Impresa (CNCI), già avviato con istanza presentata il 31 ottobre 2024.
L’incontro è stato convocato nel contesto delle imminenti chiusure degli store di Lecce, Catania e La Spezia, che hanno sollevato forti preoccupazioni in merito alla tenuta occupazionale e alla gestione della crisi.
In considerazione delle annunciate chiusure e del quadro di crisi che affligge l’azienda, le organizzazioni sindacali nazionali hanno avanzato due richieste fondamentali e urgenti: la prima riguarderebbe la necessità di provvedere in tempi rapidi all’Apertura di un Tavolo di Crisi al Ministero del Lavoro; la seconda invece riguarderebbe l’acquisizione della disponibilità aziendale ad avvalersi di ammortizzatori sociali di tipo conservativo, al fine di salvaguardare i livelli occupazionali nelle aree interessate.
Su entrambe le richieste, rimane l’incertezza aziendale. Durante l’incontro le organizzazioni sindacali hanno inoltre richiesto all’azienda delucidazioni in merito al Piano di manovra adottato per evitare l’insolvenza e recuperare l’equilibrio economico-patrimoniale, come previsto dalla procedura Cnci.
Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno infatti ricordato alla direzione aziendale che seppur il confronto sul piano industriale di rilancio pluriennale era stato già aperto all’inizio della scorsa primavera, lo stesso, per quanto già comunicato alle organizzazioni sindacali nazionali, avrebbe dovuto prevedere solo ritocchi fisiologici e non tagli drastici alla rete vendita.
Una narrazione che stenta a rappresentare in maniera veritiera e puntuale l’attuale stato delle cose: oltre alle aree soprariportate, di giorno in giorno, riceviamo segnalazioni dalle strutture territoriali in merito ad ulteriori chiusure e cessazioni.
Inoltre le richieste di chiarimento sono state motivate anche in funzione del recente comunicato stampa che avrebbe reso pubblica l’offerta vincolante, presentata dal gruppo Ovs S.p.A. (10 novembre 2025) per l’acquisizione del 100% di Kasanova, accettata dal Cda, anche se ha tenuto a ribadire che l’operazione è ancora soggetta a condizioni sospensive: accordo con il ceto bancario e parere dell’antitrust, quindi la composizione negoziata, terminata il 12 novembre, manca del deposito da parte dell’esperto della relazione finale.
Proprio per questo motivo Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno chiesto massima trasparenza sul piano di risanamento e sulle garanzie occupazionali, ribadendo che la gestione della crisi aziendale, così come la Cnci devono avere come obiettivo primario la continuità dell’impresa e la tutela dei livelli occupazionali.
Le organizzazioni sindacali proseguiranno nell’azione di pressione verso l’azienda e le istituzioni per ottenere risposte concrete e strumenti di tutela per tutti i lavoratori e le lavoratrici Kasanova.

