La Rinascente, i nodi da sciogliere: dalla Cigd, al caso Palermo, fino alla trattativa sul Cia
Lo scorso 3 settembre, Filcams, Fisascat e Uiltucs hanno incontrato La Rinascente dopo la richiesta di incontro inviata il 24 agosto 2020, per la consultazione sindacale del trattamento di cassa integrazione in deroga ex art.1 Decreto Legge 104 del 14.8.2020.
L’azienda ha previsto la necessità di proseguire con la Cigd sino al 15.11.2020 a fronte del calo di vendite su tutti i negozi in Italia. Tali perdite sono riconducibili all’assenza di turisti nei punti di vendita causa il perdurare della diffusione del virus Covid 19.
Infatti, attraverso la trasmissione di slide riepilogative, gli interlocutori aziendali, il dottor Silvano Garro e il dottor Vincenzo Scialo, hanno mostrato che una parte importante del calo delle vendite è da ricondurre alla mancanza di acquisto tramite Tax Free, modalità di acquisto eccezionale per i clienti esteri, non recuperabili al momento attraverso il canale on line ancora in fase di miglioramento.
Gli stessi hanno spiegato, inoltre, quali perdite preventivavano e i crediti ottenuti per colmare le perdite.
Pertanto le organizzazioni sindaali hanno condiviso la necessità di continuare con l’utilizzo della Cigd sottoscrivendo sia l’accordo ministeriale che un accordo a latere al fine di specificare la partecipazione attiva dei delegati e delle organizzazioni sindacali territoriali sull’organizzazione del lavoro, inserendo anche integrazioni salariali per parte
dell’ammortizzatore richiesto.
Infine, le organizzazioni sindacali, durante l’incontro, hanno approfondito altri 2 temi: la rinegoziazione del contratto integrativo, disdettato unilateralmente dall’azienda nel 2019, e la rinegoziazione del contratto di affitto del punto di vendita di Palermo.
Per quanto riguarda la ripresa delle trattative sul Contratto Integrativo, i sindacati hanno condiviso con l’azienda un Protocollo sulle relazioni sindacali sia territoriali che nazionali con l’intento di riaprire un proficuo confronto sindacale, impostando così le basi per riprendere in mano una contrattazione di secondo livello condivisa.
Mentre per il secondo tema in questione, come già discusso a livello territoriale, anche a livello nazionale Filcams, Fisascat e Uiltucs hanno chiesto all’azienda responsabilità sulla trattativa in atto per la negoziazione dell’affitto del punto vendita, ma anche come intendessero procedere sulla licenza nel caso malaugurato che le trattative non andassero a buon fine.
L’azienda ha dichiarato che la licenza, in questo ultimo caso, verrebbe riconsegnata al Comune di Palermo e i lavoratori rimarrebbero agganciati alla licenza stessa. Dichiarazione importante ma non sufficiente ad eliminare le preoccupazioni delle lavoratrici e dei lavoratori.
Infatti, come comunicato nei giorni scorsi, le organizzazioni sindacali territoriali di Palermo hanno dichiarato
sciopero per i giorni 11 e 12 settembre per l’intera giornata e le organizzazioni nazionali a seguito anche delle ultime dichiarazioni aziendali di chiusura del punto vendita di Palermo al 30.10.2020, hanno inviato in data odierna richiesta di Incontro al Mise urgente, con lo scopo di evitare crisi occupazionali.
Unitariamente, Filcams, Fisascat e Uiltucs lavoreranno insieme per bloccare questa dichiarazione di chiusura del punto vendita di Palermo visto che dipende soltanto dalla mancanza di abbassamento del canone di affitto dello stabile in utilizzo da anni dalla La Rinascente.