Lega Nord: verifica sulla CIGS
Il 15 maggio 2015 si è svolto il programmato incontro, richiesto da Filcams, Fisascat e UILTuCS con la Lega Nord. Erano presenti per la controparte solo i consulenti della agenzia PwC.
È stato riferito che, relativamente alla gestione della procedura sottoscritta il 4 febbraio scorso in sede ministeriale, rispetto alla prima scadenza per l’accesso alla mobilità volontaria (entro il 30 giugno, con 10 mesi di incentivo) sono già uscite n. 2 unità e n. 5 sono in via di perfezionare l’accordo di conciliazione.
Per quanto riguarda l’outplacement, si sono svolti gli incontri con i lavoratori interessati ma ancora non si sono prodotte soluzioni concrete. Il tentativo di ricollocazione interna nelle strutture territoriali o altre articolazioni, anche in termini di rappresentanza istituzionale della lega Nord, continuerà anche alla luce delle decisioni sulla riorganizzazione (che saranno adottate dal prossimo Congresso Federale in programma per il 20 giugno).
Per quanto riguarda la gestione della cassa integrazione, è stato comunicato che al momento 9 risorse (6 nella sede federale di Via Bellerio e 3 nelle sedi territoriali) non hanno mai ricevuto comunicazioni circa l’astensione dal lavoro.
Altri lavoratori, come indicato di seguito, sono stati richiamati dalla CIGS per brevi periodi:
· a febbraio: n. 8 a Milano e n. 2 in Veneto (campagna anti Renzi);
· a marzo: 1 lavoratore a Milano, 2 Veneto e 1 in Piemonte (campagna elettorale);
· ad aprile: 5 in Veneto e 1 in Piemonte (campagna elettorale);
· a maggio: 2 a Milano e 1 in Piemonte.
L’accordo siglato dalle parti prevede la messa in CIGS di n. 60 dipendenti con parziali richiami. In ultimo non risulta stata attivata la convenzione con la banca per l’anticipo della CIGS.
La delegazione sindacale ha chiesto chiarimenti sul numero effettivo di dipendenti coinvolti nella procedura (un dipendente si sarebbe dimesso prima dell’avvio); sono state anche contestate le modalità della rotazione che non coinvolge tutti le unità di personale dichiarate in esubero nella procedura.
I sindacati hanno chiesto chiarimenti anche sulla presenza di personale in CIGS nei locali di lavoro e sul loro eventuale coinvolgimento nelle attività istituzionali del partito; sulla presenza negli uffici di collaboratori e assistenti parlamentari che sembrerebbero svolgere attività istituzionali del partito.
Le organizzazioni sindacali hanno inoltre chiesto che vengano al più presto illustrate in maniera adeguata ai lavoratori le modalità di accesso alla riscossione sotto forma di prestito bancario senza costi degli anticipi di cassa e formalmente protestato per il fatto che ai delegati RSA non è consentito l’accesso ai locali del partito, contrariamente da quanto previsto dallo Statuto.
In assenza di risposte esaurienti, e per consentire ai consulenti della Lega Nord di acquisire le necessarie informazioni richieste, si è deciso di aggiornare l’incontro a data da concordare.