Licenziato prima ancora di prendere servizio: rider reintegrato
Il fattorino si è opposto al provvedimento affidandosi alla Uiltucs: tornerà a fare consegne
Dovrà essere reintegrato dal prossimo ottobre il fattorino impiegato alla Takeaway Express Italy (ex Just Eat) di Milano che era stato licenziato a fine maggio 2021.
Il licenziamento è stato annullato a seguito di un accordo tramite conciliazione in sede sindacale in cui il lavoratore è stato assistito dagli avvocati Pironti, Laratro e Vitale e seguito dalla UILTuCS nazionale e dall’ufficio vertenze della UILTuCS Lombardia.
Il lavoratore di origini pakistane, residente a Milano, dopo la visita di idoneità e la partecipazione al corso su salute e sicurezza, era stato licenziato prima ancora di prendere effettivo servizio. Il motivo? Esito negativo della prova, con conseguente disattivazione dell’account dell’app per effettuare le consegne a domicilio.
Il lavoratore tuttavia aveva già lavorato per la società per diversi mesi, con un rapporto di lavoro autonomo, e a seguito dell’accordo aziendale era stato assunto con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato e con orario di lavoro part-time, ma senza patto di prova.
E d’altronde, nel caso concreto alcuna prova poteva essere stata fatta proprio perché il lavoratore non aveva effettivamente preso servizio.
Il rider, rivolgendosi al sindacato, ha impugnato il licenziamento chiedendo al giudice del lavoro l’illegittimità del licenziamento stesso. L’azienda, di conseguenza, non ha potuto fare altro che risolvere la vicenda tramite una conciliazione sindacale riattivando così il rapporto di lavoro subordinato con il lavoratore.
Mario Grasso, funzionario della UILTuCS nazionale, commenta con soddisfazione “il passo indietro fatto dall’azienda e per il tempestivo intervento del nostro ufficio vertenze milanese, in collaborazione con lo studio legale”. “Seguiamo da anni il settore delle consegne a domicilio – incalza il funzionario Uiltucs – e purtroppo non siamo nuovi a queste situazioni. Continueremo a vigilare con particolare attenzione il settore”.
“Tutelare i diritti dei lavoratori della ristorazione digitale e segnalare le situazioni critiche del commercio del food delivery – aggiunge Grasso – è molto importante in questo periodo. A tal proposito, ci auguriamo che la ripresa del tavolo di confronto con Assodelivery veda la più ampia partecipazione dei lavoratori e delle categorie sindacali impegnate da anni al fianco dei fattorini”.
“Sappiamo – ha aggiunto poi Michele Tamburrelli, segretario regionale della Uiltucs Lombardia, esprimendo soddisfazione per il risultato raggiunto – che la Direttiva europea sul lavoro tramite piattaforme digitali sarà pronta con ogni probabilità entro la fine dell’anno. La gig economy ha bisogno di una regolamentazione adeguata a livello europeo, con l’obiettivo di consentire una crescita del settore virtuosa che non vada a discapito del benessere e delle tutele dei lavoratori”.
“Il 21 settembre scorso – ha spiegato infine, a questo proposito, Grasso – ne abbiamo discusso durante un’audizione con Nicolas Schmit, Commissario europeo per il lavoro, presentando una nostra proposta per regolare la gig economy. Sono occasioni da non perdere per garantire diritti e tutele anche a chi è gestito da un algoritmo”.