Lidl, Cia: necessario dare una svolta alla trattativa
Nell’incontro in plenaria di venerdì 14 marzo 2025 a Bologna con la direzione di Lidl Italia si sono discussi gli aspetti di carattere economico e in seguito quelli generali relativi alla trattativa in corso per il contratto integrativo aziendale.
Dichiarando in premessa di voler formulare proposte “durature e sostenibili nel tempo”, l’impresa ha illustrato quelle che hanno un diretto riflesso economico, rimettendole alla valutazione delle organizzazioni sindacali:
- welfare: disponibilità ad aumentare l’integrazione già esistente a Fondo Est, con ulteriore contribuzione a carico dell’impresa;
- genitorialità: incremento della percentuale dell’indennità corrisposta per la maternità facoltativa; concessione di 1 giorno di permesso aggiuntivo di paternità;
- permessi lutto: migliorare la disciplina del Ccnl, prendendo a riferimento l’evento e non l’annualità (quindi ad esempio anche 2 eventi in un anno), anche prevedendo 1 giorno di permesso aggiuntivo per una platea di parenti ed affini più ampia, da individuare nel negoziato;
- supporto psicologico: disponibilità a prevedere un supporto psicologico per chi è in difficoltà;
- ferie solidali: incremento della quota parte aziendale per alimentare le ferie solidali;
- magazzino: passaggio definitivo al 4° livello di tutti gli addetti dei magazzini;
- missioni: aumento del rimborso chilometrico (oggi a 0,35 euro al km);
- maggiorazione per lavoro notturno: incremento della maggiorazione notturna, sistemando i trattamenti in essere;
- buoni spesa: incremento di 100 euro del buono spesa, portandolo quindi da 100 a 200 euro;
- part time: innalzamento a 25 ore dell’orario minimo settimanale dei part time, a valere per il personale già dipendente di Lidl Italia e per i futuri neo assunti.
Filcams, Fisascat e Uiltucs hanno valutato non soddisfacente il complesso delle proposte “economiche” di Lidl Italia in quanto ancora manca una risposta alla richiesta di erogare del salario, sotto forma di premio di risultato o di salario fisso.
L’offerta dell’impresa di incremento del buono spesa di 100 euro è insufficiente e non coglie l’obiettivo della trattativa e le aspettative del personale di Lidl.
Lidl è un’impresa della Gdo caratterizzata da una crescita costante dei fatturati nel corso del tempo, anche grazie all’apertura di nuovi punti vendita, e da altrettanto costante redditività positiva; riscontrate tali condizioni, la richiesta delle organizzazioni sindacali di ridistribuire quota parte della redditività e della produttività, generate attraverso il contributo delle lavoratrici e dei lavoratori, è assolutamente motivata.
Pur apprezzando alcune delle risposte dell’impresa su alcuni temi a lungo discussi nel corso del negoziato (ad esempio: rafforzamento del welfare aziendale e delle tutele, incremento dell’orario minimo settimanale del part-time, incremento del rimborso chilometrico per le missioni, incremento della maggiorazione per il lavoro notturno…), abbiamo invitato pertanto l’impresa a formulare una diversa proposta sul salario, fondamentale al fine del buon esito della trattativa.
In relazione al tema dell’innalzamento dell’orario di lavoro settimanale del part time abbiamo chiesto a Lidl di esplicitare i termini entro i quali si possa dar effettività all’incremento orario a 25 ore settimanali per il personale in essere.
In termini complessivi abbiamo poi ricordato l’esigenza di fare avanzamenti anche sulle altre tematiche del negoziato, già trattate nelle commissioni ristrette.
In particolare ad oggi registriamo distanze importanti in merito all’organizzazione del lavoro (programmazione degli orari di lavoro, collocazione oraria dei part-time, carichi di lavoro) e alle relazioni sindacali (efficacia delle relazioni a livello territoriale e inserimento dell’organizzazione del lavoro tra le materie di confronto).
Abbiamo ricordato all’impresa che il negoziato per il contratto aziendale è cominciato alla fine del 2022. Nel frattempo, nei primi mesi del 2024, sono stati rinnovati i Ccnl della distribuzione commerciali.
Riteniamo pertanto necessario dare una svolta alla trattativa, comprendendo se ci sono le condizioni complessive per costruire insieme l’integrativo o se bisogna assumere iniziative utili a far cambiare impostazione all’impresa.
La direzione di Lidl ha dichiarato di voler tenere aperto il confronto ma di avere bisogno di un po’ di tempo per fare i passaggi interni necessari per la formulazione di una diversa proposta economica, che per noi deve però arrivare entro qualche settimana.
Abbiamo infine concordato due date per proseguire il confronto in plenaria, innanzitutto sui temi delle relazioni sindacali, della salute e sicurezza, dei part-time e dell’organizzazione del lavoro, nelle giornate del 16 e 24 aprile prossimo a Bologna.
Abbiamo chiesto all’impresa di presentare ulteriori testi sui temi oggetto del confronto, a cominciare dal part-time; da parte nostra abbiamo espresso l’impegno a lavorare sui testi di salute e sicurezza e delle relazioni sindacali.
Riteniamo importante che in vista della prosecuzione del confronto si svolgano diffusamente assemblee sui luoghi di lavoro per informare il personale di Lidl circa l’andamento della trattativa, anche a sostegno delle posizioni espresse da Filcams, Fisascat e Uiltucs.