Lidl, il confronto sul Cia prosegue: i temi trattati
Il 9 dicembre 2025 si è tenuto l’incontro tra le organizzazioni sindacali Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltucs, alla presenza delle delegate e dei delegati dei territori, e la delegazione aziendale di Lidl Italia, nell’ambito del percorso di confronto avviato per il Contratto Integrativo Aziendale (Cia).
L’incontro si è svolto in un clima diretto e costruttivo, ma anche orientato alla necessità di entrare nel merito degli aspetti più rilevanti per la tutela e il miglioramento delle condizioni di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori.
Le organizzazioni sindacali hanno ricordato, nella complessità del negoziato, l’urgenza di affrontare alcune questioni prioritarie per il buon esito del rinnovo.
Nello specifico, i sindacati hanno focalizzato l’attenzione su:
- Organizzazione del lavoro e turnazioni: si è ribadita la necessità di una revisione complessiva dell’organizzazione del lavoro, con particolare attenzione alle turnazioni che gravano sul personale part-time, che ad oggi rappresenta circa il 75% dell’organico aziendale. Le organizzazioni sindacali hanno chiesto di valutare iniziative che possano andare nella direzione di:
- garantire una maggiore stabilità contrattuale;
- favorire una più efficiente programmazione dei turni che superi l’attuale sistema fatto di eccessive flessibilità fuori dalle previsioni normative;
- regolamentare l’organizzazione delle domeniche e dei festivi, in stretta correlazione con la conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro.
- Aumento orario minimo part-time a 25 ore settimanali: le organizzazioni sindacali hanno ribadito l’importanza di elevare l’orario minimo settimanale a 25 ore, misura che interesserebbe circa 2.200 lavoratrici e lavoratori attualmente sotto tale soglia oraria. Tale adeguamento, salvaguardando eventuali eccezioni, garantirebbe maggiore stabilità salariale e prospettive concrete di miglioramento per una fascia ampia di personale.
- Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (Rls): le Parti Sociali hanno sottolineato l’importanza di pervenire in tempi rapidi ad un accordo nazionale che disciplini con chiarezza:
- il numero dei Rls per area territoriale;
- l’ambito di agibilità e operatività della loro funzione;
- un percorso formativo specifico aggiuntivo rispetto a quello previsto per legge, più aderente alle effettive peculiarità organizzative e di rischio del settore logistico e del commercio, per rafforzare l’efficacia dell’azione preventiva e di protezione della salute e sicurezza dei lavoratori.
- Maggiorazioni per lavoro notturno: i sindacati hanno reiterato la richiesta di aprire il confronto sul riequilibrio delle maggiorazioni legate al lavoro notturno, superando le disparità storicamente consolidate e assicurando un’adeguata valorizzazione economica alle lavoratrici e ai lavoratori coinvolti, superando l’attuale proposta aziendale che, se pur ragionevole, rischierebbe di essere sconveniente per una parte della platea coinvolta nelle prestazioni notturne.
- Verifica dei livelli contrattuali e corretta applicazione del Ccnl nei magazzini: è stata rilanciata la necessità di procedere ad una verifica approfondita, in particolare nelle realtà della logistica, per accertare:
- la corretta applicazione del Ccnl di riferimento;
- la coerente attribuzione del livello contrattuale in conformità con le declaratorie di mansione, evidenziando come prioritaria l’assegnazione del 4° livello minimo a coloro che ne presentano i requisiti oggettivi.
- Adeguamento economico per missioni: si è ribadita la richiesta di un adeguamento economico per le missioni, al fine di allineare le attuali previsioni a principi di equità e riconoscimento del disagio.
- Welfare Aziendale: positiva la misura dell’estensione della permessistica recentemente introdotta in ambito di welfare dall’azienda. Le organizzazioni sindacali hanno espresso apprezzamento ma anche la volontà di continuare a monitorare tali interventi ed integrarli con ulteriori misure a sostegno del benessere dei dipendenti lungo tutto l’arco della vita lavorativa. Le organizzazioni sindacali hanno, inoltre, proposto all’azienda l’istituzione di una commissione paritetica sul welfare aziendale, con l’obiettivo di raccogliere ulteriori contributi e proposte utili al miglioramento delle misure di welfare, anche con riferimento all’integrazione della copertura di assistenza sanitaria, già in parte attuata da Lidl, ma su cui è possibile agire in maniera più strutturata rispetto a quanto previsto dal Ccnl.
- Relazioni sindacali: i sindacati hanno posto l’accento sull’urgenza di un rafforzamento delle relazioni sindacali, in particolare nella dinamica territoriale, quale strumento indispensabile per:
- monitorare la corretta applicazione di quanto eventualmente pattuito a seguito del rinnovo del Cia;
- garantire continuità nel dialogo sociale e nelle prassi negoziali di prossimità;
- consolidare la partecipazione attiva delle Rsa e degli Rls nei processi decisionali e attuativi.
Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltucs hanno infine ribadito con fermezza la necessità di rivedere e migliorare sensibilmente la proposta aziendale relativa al sistema “premiante”, al fine di essere realmente efficaci per la tutela e il recupero del potere d’acquisto delle lavoratrici e dei lavoratori, anche alla luce dei risultati aziendali estremamente positivi in termini di fatturato e redditività, che confermano solide performance del gruppo Lidl.
A valle delle diverse proposte e rivendicazioni avanzate dal fronte sindacale, l’azienda ha chiesto una breve sospensione dell’incontro, riunendosi successivamente in forma ristretta con le segreterie nazionali di Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltucs per una prima valutazione complessiva delle istanze poste.
Alla ripresa del confronto, la delegazione aziendale ha manifestato disponibilità al rinnovo del Contratto integrativo aziendale, aprendo a tutte le rivendicazioni sindacali e dichiarando la volontà di costruire soluzioni condivise.
Per quanto attiene in particolare all’organizzazione del lavoro e alla gestione delle turnazioni, Lidl ha espresso l’intenzione di intraprendere un percorso graduale di allineamento che possa rendere maggiormente sostenibili i carichi di lavoro e la distribuzione degli orari, rispondendo così alle esigenze quotidiane delle lavoratrici e dei lavoratori, ritendo di voler approfondire la possibilità di individuare una serie di regole che limitino l’attuale flessibilità dei turni.
L’azienda si è altresì impegnata a far pervenire alle organizzazioni sindacali, entro il prossimo incontro, testi di proposta articolati sui diversi temi trattati, utili ad avviare una fase di definizione concreta dell’accordo.
L’obiettivo è fornire risposte puntuali e documentate su ciascun punto sollevato dal fronte sindacale.
Il prossimo incontro è stato fissato per il giorno 22 dicembre 2025 alle ore 10.30 a Bologna.
La partecipazione attiva e qualificata delle strutture territoriali, delle delegate e dei delegati si sta rivelando fondamentale per rafforzare il percorso vertenziale. Mai come ora sarà importante garantire massima coesione e presenza all’incontro del 22 dicembre, per finalizzare in modo efficace e condiviso un accordo degno dei bisogni e delle attese delle lavoratrici e dei lavoratori Lidl.

