Lidl Italia, Cia: i temi dell’ultimo incontro
Il 29 settembre 2023 si è tenuto il secondo incontro fra le organizzazioni sindacali Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs con Lidl Italia Srl nell’ambito del confronto finalizzato al rinnovo del Contratto integrativo aziendale della menzionata Società.
In apertura del confronto, rispondendo alla sollecitazione delle organizzazioni sindacali relativa alla questione salariale che oramai sta imperversando in seno alla categoria a causa del mancato rinnovo dei Ccnl di settore, la direzione aziendale ha comunicato la propria intenzione di erogare 60,00 € lordi per il 4° livello a tempo pieno (da riparametrare e riproporzionare) come anticipazione dei futuri aumenti contrattuali (che saranno stabiliti in sede di rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro della Distribuzione moderna organizzata).
Sempre secondo l’impostazione aziendale, l’incremento dovrebbe essere riconosciuto “il prima possibile”, anche se non sono stati forniti dettagli sulla tempistica; Lidl Italia Srl ha altresì annunciato ai sindacati che effettuerà una verifica al proprio interno e che comunicherà successivamente le proprie determinazioni a riguardo.
Rispetto a tale determinazione aziendale, pur apprezzando che venga riconosciuto un incremento salariale alle lavoratrici ed ai lavoratori, anche se solo come un’anticipazione, abbiamo affermato che l’effetto negativo derivante dall’alta inflazione sul potere di acquisto delle lavoratrici e dei lavoratori non viene attenuato da interventi parziali e del tutto scollegati dall’andamento del carovita.
Lidl Italia Srl ha, inoltre, fornito alcune risposte alle richieste contenute nella piattaforma sindacale, sia pure in termini generici; in estrema sintesi, vi sarebbe la disponibilità dell’azienda ad approfondire buona parte dei temi posti da Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs, ma una totale chiusura sull’introduzione di istituti salariali, anche di natura variabile, aggiuntivi ai trattamenti fissati dal Ccnl.
Naturalmente per le organizzazioni sindacali tale chiusura, oltre che essere incomprensibile alla luce dei buoni risultati gestionali che l’azienda vanta, non può essere in alcun modo condiviso.
Inoltre, la direzione aziendale ha auspicato che nel prossimo Cia alcune questioni trovino una regolamentazione condivisa.
Tale regolamentazione dovrebbe riguardare:
- nella parte delle relazioni sindacali, una non meglio specificata rivisitazione delle modalità applicative dei diritti di assemblea, dei permessi e del numero dei rappresentanti aziendali;
- per le professionalità, la verifica della congruità in termini di livello professionale dei cosiddetti “operatori di filiale” (la figura professionale che, fra le altre, svolge la mansione di pulitore);
- in tema di forme assunzionali, la fissazione della causalità della stagionalità per poter effettuare assunzioni a tempo determinato;
- sul versante del lavoro a tempo parziale, la deroga alla durata minima dell’orario di lavoro settimanale prevista dal Ccnl per far fronte alle necessità di presidio dei punti vendita nei week end (da 18 a 16 ore).
Inoltre, i rappresentanti aziendali hanno richiesto alle organizzazioni sindacali di effettuare un confronto sull’impiego di un software finalizzato all’effettuazione di una forma di controllo informatico sulle attività di incasso, anche se non sono state fornite informazioni specifiche.
Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs ritengono che nell’ambito del rinnovo del Cia sia di fondamentale importanza dare risposte apprezzabili alle lavoratrici ed ai lavoratori di una delle realtà più performanti della Gdo italiana in termini sia di un sensibile miglioramento dell’organizzazione del lavoro che delle condizioni retributive.
Il tavolo negoziale tornerà a riunirsi nelle giornate del 24 ottobre (e saranno affrontati i temi delle relazioni sindacali e l’organizzazione del lavoro, nonché il 9 e il 24 novembre 2023.