Mediamarket: firmato accordo su mobilità e contratti di solidarietà
Il 26 giugno 2015 a fronte del numero esorbitante (circa 500) di adesioni alla mobilità volontaria incentivata che si è registrato nei punti vendita di tutta Italia, e in particolare nelle regioni di nord-est, anche in punti vendita che non erano stati coinvolti dalla procedura di mobilità e dal successivo accordo sui contratti di solidarietà, Mediamarket ha sospeso la collocazione in mobilità di ulteriore personale.
Nel contempo, al fine di coprire i vuoti di presidio venutisi a determinare, l’azienda ha cercato di realizzare la loro copertura attraverso l’invio coattivo di lavoratori in missione anche a decine e centinaia di chilometri dalla loro sede di lavoro abituale.
Infine, in particolare nell’area di Bari, si era cercato di realizzare modalità di gestione della solidarietà discutibili, scaricando su un certo numero di lavoratori di Molfetta, per altro a suo tempo in forza al punto vendita di Barletta, un onere insostenibile.
In ragione di ciò le Segreterie Nazionali di Filcams, Fisascat e UILTuCS hanno chiesto un incontro urgente all’azienda al fine di porre ordine in una situazione evidentemente insostenibile.
Da tale incontro è scaturito il verbale di accordo che in sostanza precisa:
1. L’azienda conferma la sospensione della collocazione in mobilità;
2. Le organizzazioni sindacali hanno circoscritto il ricorso ai contratti di solidarietà unicamente ai punti vendita e alle province indicat nell’accordo di rettifica del 24 giugno;
3. L’azienda si è impegnata a non realizzare nei prossimi mesi trasferimenti o invii in missione coattivi (ossia senza il consenso degli interessati) finalizzate alla copertura dei vuoti determinatisi per la fuoriuscita di lavoratori dai punti vendita, mentre restano in essere le missioni finalizzate alla partecipazione a corsi di formazione/aggiornamento ovvero al supporto nelle ristrutturazioni dei punti vendita;
4. Per la copertura dei vuoti venutisi a determinare dalla mobilità, in mancanza di persone disponibili al trasferimento dai punti vendita oggetto dei contratti di solidarietà, l’azienda potrà procedere ad assunzioni con contratto a tempo determinato;
5. Data la situazione a dir poco confusa, a determinare la quale hanno contribuito in misura straordinaria le azioni messe in essere da numerosi direttori nelle ultime settimane, abbiamo chiesto e ottenuto di svolgere un incontro a livello di delegazione plenaria per il giorno 20 luglio 2015, a Roma, finalizzato a verificare la possibilità di riaprire la collocazione in mobilità volontaria degli ulteriori richiedenti congelando altresì – per quanti abbiano presentato richiesta entro il 30 giugno – le condizioni di incentivazioni previste dall’accordo del 26 maggio.
6. Infine, l’azienda ha reiterato l’impegno a svolgere nel più breve tempo possibile gli incontri a livello territoriale ancora non realizzati volti a determinare le modalità di effettuazione dei contratti di solidarietà laddove essi continuino ad essere necessari, come in particolare a Roma, Genova, Brescia, Torino e Campania, ossia le realtà in cui si è ricorso ad essa per fronteggiare la situazione derivante dalla chiusura di punti vendita già avvenuta o imminente.