Mediamarket, tra passi avanti e criticità prosegue il confronto sul contratto integrativo
Il 10 marzo 2025 le delegazioni trattanti di Filcams Fisascat e Uiltucs hanno incontrato la direzione di Mediamarket spa nell’ambito del confronto per la definizione di un Contratto integrativo aziendale.
Nel confronto precedente la Società si era riservata una valutazione su diverse proposte di modifica dei testi avanzate dalle organizzazioni sindacali, e nella giornata di ieri sono stati forniti alcuni riscontri positivi, in particolare:
- Sul tema del lavoro festivo e domenicale è stato eliminato il riferimento ai contratti individuali di lavoro;
- Sulla definizione dei turni si è ipotizzata una formulazione che per i full-time privilegia il turno unico e continuativo e limita le interruzioni dei turni superiori alle 6 ore a massimo un’ora, fatte salve naturalmente le pause più brevi già di prassi;
- È stato scritto in modo più chiaro il passaggio sulla gestione dei permessi: si esplicita che la eventuale programmazione dei permessi in corso d’anno è esclusivamente una scelta del/della lavoratore/trice, differenziando in modo più netto la pianificazione dei permessi maturati ma non goduti in corso d’anno. Quest’ultima misura prova a rispondere alla non corretta gestione dei residui da parte aziendale.
- Sulla programmazione delle ferie si è ipotizzato di sperimentare due periodi semestrali: programmando entro febbraio il periodo feriale da aprile a settembre ed entro agosto il periodo da ottobre a marzo. Si è convenuto anche di garantire che d’accordo tra rappresentanze sindacali e direzione di punto vendita sarà possibile mantenere le attuali modalità di programmazione (ad esempio annuale).
- Sull’eventuale modifica della distribuzione dell’orario settimanale su 5 giorni è stato inserito il riferimento al confronto preventivo con le rappresentanze sindacali, finalizzato alla ricerca di intese.
- In materia di sostegno alle donne vittime di violenza la società ha accolto la richiesta di estendere il periodo di congedo retribuito a carico aziendale previsto dal Ccnl, portandolo a 120 gg (30 gg ulteriori rispetto a Ccnl).
- Parzialmente accolta anche la richiesta di rafforzare l’impegno sulle pari opportunità e le politiche di genere, introducendo una commissione paritetica dedicata.
Si è poi affrontato il nodo dell’ipotesi di convertire l’attuale sistema incentivante in un premio di risultato. Resta ferma la rigidità aziendale nella definizione dei parametri di fatturato e Nps di punto vendita, fortemente vincolati dalla casa madre della multinazionale.
Può essere considerato un passo avanti la previsione di conoscere fin da subito i target Nps per il prossimo triennio di vigenza, evitando possibili discrezionalità da parte aziendale.
Rimane controverso il limite del 40% di assenze mensili oltre il quale non si avrebbe diritto all’intero premio mensile nonché il computo di congedi parentali, permessi 104 e permessi sindacali come assenze ai fini della maturazione del premio.
Su questo passaggio le organizzazioni sindacali hanno ribadito la propria ferma contrarietà.
In ultimo è stato oggetto di confronto l’istituto della banca ore solidali, rispetto al quale le organizzazioni sindacali hanno rigettato il testo proposto dalla società, proponendo invece delle linee guida che garantiscano una gestione coerente dello strumento e soprattutto una modalità di fruizione realmente utile per i dipendenti che dovessero avere necessità di questo sostegno solidale.
Il confronto è aggiornato al 21 marzo 2025, in composizione plenaria delle delegazioni.