Mediaworld, i sindacati confermano le ragioni dello sciopero
Filcams CGIL, Fisascat e Uiltucs confermano unitariamente le ragioni dello sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori Mediaworld previsto il 3 marzo per la rete vendita e il 2 marzo per la sede.
Le organizzazioni sindacali disconoscono la validità dell’accordo sottoscritto a Grosseto dall’impresa e da un referente che non aveva alcun mandato, né dalla organizzazione sindacale, né dai lavoratori.
Un atto che rappresenta un tentativo becero e maldestro di screditare e dividere le organizzazioni sindacali e che palesa il nervosismo dell’impresa e l’improvvisazione delle sue azioni, un comportamento reso ancor più grave per la partecipazione e l’avvallo della Confcommercio di Bergamo.
Il testo sottoscritto a Grosseto ha fatto però emergere qual è il rispetto che Mediaworld ha verso i propri dipendenti: 40 giorni di preavviso per la chiusura dei negozi e ai lavoratori propone 1500 euro per dimettersi o il trasferimento a centinaia di chilometri di distanza.
Quanto accaduto rafforza le ragioni della mobilitazione.
L’azienda annuncia da tre anni di unificare la rete vendita e l’online attraverso l’omnicanalità, ma abbiamo assistito solo alla confusione organizzativa e al peggioramento delle condizioni di lavoro e conseguentemente al peggioramento del servizio.
Il conto degli errori fatti, che hanno evidentemente portato alla sostituzione di parte del gruppo dirigente, viene impropriamente presentato ai lavoratori.
La crisi delle vendite e le difficoltà del mercato non possono giustificare che l’impresa leda la dignità e il rispetto per i propri dipendenti.
Lo spostamento improvviso della sede, l’annuncio della fine della solidarietà, la chiusura improvvisa di Grosseto e Milano Centrale, le minacce di trasferimento, la riduzione delle maggiorazioni domenicali insieme all’eliminazione del bonus, la mancanza di informazioni sul bilancio e su quali sono gli altri negozi che non hanno sostenibilità economica sono i veri motivi per cui Filcams, Fisascat e Uiltucs proclamano lo sciopero ed invitano le lavoratrici ed i lavoratori a sostenere la mobilitazione.
Roma, 23 febbraio 2018
Filcams, Fisascat e UILTuCS
Foto homepage: apparecchielettrodomestici.it