Metro, insoddisfazione per il piano di chiusura dei punti vendita di Pozzuoli e Rimini
Il 5 dicembre 2024, sì è svolto l’incontro con il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali del Mimit, in merito al piano di chiusura presentato da Metro Italia s.p.a., dei punti vendita di Pozzuoli e Rimini.
All’incontro erano presenti oltre alle organizzazioni sindacali nazionali e territoriali di Pozzuoli e Rimini anche Regione Emilia Romagna e Regione Campania.
L’azienda nel confermare la decisione di chiudere Rimini e Pozzuoli, ha esposto il piano di chiusura che prevede le seguenti azioni:
1) Trasferimenti nella rete vendita Metro
2) Incentivi all’esodo
3) Outplacement
4) Ammortizzatori sociali
Come organizzazioni sindacali abbiamo espresso insoddisfazione per il piano, ritenuto insufficiente, ribadendo che la chiusura non è condivisibile e chiedendo alternative per mantenere attivi i punti vendita.
Sono state sollevate questioni fondamentali.
Partecipazione di quote: importante conoscere il ruolo di Metro Italia nel fondo Tarvos.
Affitti e proprietà degli immobili: è cruciale capire chi detiene la proprietà degli spazi per affrontare il problema dei costi e valutare eventuali margini di rinegoziazione.
Destinazione delle quote di mercato: dove saranno allocate le vendite online e l’attività Delivery?
Interesse di terzi operatori: è stato chiesto se vi siano altri soggetti interessati a subentrare nella gestione dei due punti vendita.
Informativa sull’andamento dei punti vendita: indispensabile avere da parte di Metro Italia i dati relativi alle vendite e al costo del lavoro di tutti i magazzini nel perimetro nazionale.
La trattativa continuerà il 22 gennaio 2025 al Ministero del Lavoro, dove si cercherà di approfondire i punti sollevati per salvaguardare l’occupazione.