Metro Italia, proposta contratto integrativo: diversi punti critici
Filcams CGIL, Fisascat CISL e UILTuCS hanno ripreso la trattativa per il contratto integrativo aziendale di Metro Italia da cui è emersa la volontà aziendale di raggiungere in tempi brevi un accordo.
L’impresa ha conseguentemente dimostrato concretezza proponendo un testo alle organizzazioni sindacali che nel complesso affronta i vari istituti del Cia.
Tuttavia la proposta aziendale risulta al momento inaccettabile in quanto volta a superare definitivamente, tra l’altro, molti istituti del vecchio Cia e palesando un disinvestimento di risorse nella contrattazione, oltreché continuare a mortificare i confronti territoriali.
Delle molte criticità emerse sui testi segnaliamo tra le più rilevanti: un intervento sul pagamento degli straordinari, il venir meno della maturazione nei tre anni dei permessi per i neoassunti, una richiesta di maggior flessibilità organizzativa, un taglio sulle agibilità sindacali e l’eliminazione di indennità, tra cui la più incomprensibile e non condivisibile, quella relativa all’indennità di cella.
Appaiono inoltre insufficienti, a titolo esemplificativo e non esaustivo, le risposte date finora alle organizzazioni sindacali nazionali sul miglioramento del premio di risultato, sull’organizzazione del lavoro ed il suo demando a livello territoriale, sull’incremento del welfare contrattuale attraverso permessi retribuiti per particolari condizioni oltreché l’inserimento delle banca delle ferie solidali, sulla possibilità di liberare parte delle prestazioni domenicali per chi ha l’obbligo contrattuale, nonché l’aumento percentuale del disagio.
L’impresa ha dichiarato comunque di voler produrre importanti avanzamenti che rispondano alle richieste di parte sindacale che non potranno che essere puntualmente verificate nei prossimi incontri previsti per i giorni 16 e 24 marzo 2023.