Milano Report, procedura CIGS resta aperta
L’incontro tenutosi tra le organizzazioni sindacali e la società Milano Report (gruppo Benetton) in data 23 febbraio è stato utile all’esame congiunto della procedura ex art 4 e 24 della legge 223/91 avviata dalla società il giorno 18 febbraio.
Tenuto conto dell’iter legislativo del decreto milleproroghe, con il quale dovrebbe essere approvata a breve la copertura finanziaria delle proroghe relative agli accordi di cassa integrazione straordinaria per cessazione attività di durata biennale, è stato concordato che, in caso di definitiva approvazione, la società ritirerà la procedura 223 avviata e procederà nella richiesta del secondo anno di cigs al ministero del Lavoro. Nelle more, la procedura rimane aperta.
Al fine di rafforzare l’impegno sul piano di gestione degli esuberi, la società ha avviato il progetto di outplacement annunciato, attraverso la partnership con la società Right Management del gruppo Manpower.
Il percorso prevedrà momenti di presentazione degli obiettivi a livello locale, una fase di colloqui individuali e un lavoro di intermediazione con il ricorso eventuale a percorsi formativi.
I sindacati hanno chiesto all’azienda riconosca le spese di viaggio ai lavoratori che dovranno recarsi, per partecipare a tali attività, fuori dal proprio comune.
L’azienda, fatte le verifiche sulle modalità più opportune, riconoscerà la copertura economica di biglietti del treno di seconda classe.
I rappresentanti dei lavoratori hanno infine chiesto di stringere sulle possibili ricollocazioni nella rete, ma l’azienda nega che
ad oggi vi siano possibilità di ricollocazioni definitive in quanto anche i contratti determinati in scadenza non verranno rinnovati.
Abbiamo quindi aggiornato il confronto dopo il definirsi del quadro normativo sulla cigs.
L’azienda si impegnerà inoltre a partecipare nel fondo per le vittime di Rana Plaza, sebbene abbia ritenuto inaccetabile la richiesta della campagna internazionale di UNI Global. In tal senso, l’azienda ha chiesto a un ente terzo di definire il contributo da inviare al fondo.
Anche in rapporto con UNI, i sindacati proseguiranno l’impegno, alla luce di questo primo cambiamento di atteggiamento da parte del gruppo.