NH Hotels: le proposte sindacali per l’esubero
In data 6 aprile 2016 si è tenuto l’incontro nazionale con la direzione aziendale NH Italia finalizzato all’effettuazione dell’esame congiunto relativo alla procedura di licenziamento collettivo aperta l’8 marzo 2016 e riguardante 98 lavoratori.
In apertura l’azienda ha comunicato che, per effetto di ricollocazioni e dimissioni il numero degli esuberi è sceso a 91 con la possibilità a breve di ulteriori 6 riassorbimenti. Nonostante il 2015 si sia chiuso positivamente sia a livello globale sia con particolare riferimento alla business unit italiana, la direzione ha giustificato l’apertura della ottava procedura di mobilità in 4 anni con la necessità di continuare il processo di riorganizzazione intrapreso nel 2012 cercando ulteriori margini di efficientamento e abbattimento dell’incidenza del costo di lavoro.
Filcams, Fisascat e UILTuCS hanno preteso una disamina approfondita di quanto dichiarato nella comunicazione inviata dall’azienda. Riguardo ai due alberghi dichiarati in chiusura (Midas e NH Palermo) che da soli rappresentano 56 potenziali licenziamenti, i sindacati di categoria hanno chiesto soluzioni pienamente conservative.
Particolarmente critica appare la situazione dello storico albergo romano, dove la proprietà dell’immobile (Fratelli Ciaccia/ASAB), in custodia giudiziale da gennaio 2016, pare essersi dichiarata intenzionata a cercare nuovi acquirenti, anche se allo stato non risultano azioni concrete in tal senso.
La soluzione avanzata dalle organizzazioni sindacali è un riassorbimento della forza lavoro negli altri alberghi della Capitale a partire da quello recentemente inaugurato a piazza dei Cinquecento. L’imminente confronto a livello territoriale dovrà valutare la piena percorribilità di questo percorso.
Per quanto attiene la piazza di Palermo, i sindacati sono contrari alla paventata stagionalizzazione della struttura invitando l’azienda ad approfondire le proposte già avanzate dalle organizzazioni sindacali locali durante un primo incontro tenutosi la scorsa settimana.
Parecchie perplessità hanno suscitato i criteri di individuazione dei 18 esuberi di figure di staff, tra cui due rappresentanti sindacali, (Governanti, manutentori, chef, maitre, comissis) nelle strutture alberghiere di Bologna, Genova, Torino, La Spezia che appaiono poco coerenti se non in alcuni casi incomprensibili o dettati da mere ragioni di immediato risparmio.
Lo stesso dicasi per le figure amministrative e commerciali (24 collocate prioritariamente negli uffici di Mestre, Milano e Valdagno) che sembrano pagare il prezzo di progetti di accentramento di funzioni e soppressione di ruoli, solo sulla carta destinati a migliorare il servizio al cliente e la qualità organizzativa.
Per tentare di arrivare a una intesa complessiva, i sindacati hanno chiesto di accedere alla cassa integrazione guadagni in deroga, che non può prescindere, stante l’attuale quadro normativo, dall’individuazione di concrete prospettive di riassorbimento di tutto l’esubero dichiarato (a partire da quello più problematico legato al Midas), la messa in campo di un piano sociale di incentivi all’esodo su base volontaria, e, ovviamente, uno sforzo chiaro di ricollocazione all’interno del perimetro aziendale, da concretizzare nel corso dei confronti locali che proseguiranno/si attiveranno nelle prossime settimane.
Il prossimo incontro si terrà il 18 aprile 2016 alle ore 15.30 a Roma.