Nh, Roco Hospitality e Coperama: interrotte trattative per l’integrativo
Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs proclamano lo stato d’agitazione e si riservano azioni di mobilitazione di Minor Hospitality Group
È rottura del tavolo delle trattative per la definizione del primo Contratto Integrativo Aziendale nazionale di Minor Hospitality Group, con 1.400 dipendenti e rappresentato in Italia da Nh Italia spa, con oltre 50 strutture ricettive, da Roco Hospitality Group srl, con 4 strutture, e da Coperama srl.
All’incontro previsto per il 29 e 30 ottobre, convocato per la sottoscrizione dell’intesa, la direzione aziendale si è infatti presentata senza mandato di firma e senza mandato per la definizione del Premio di Risultato, parte integrante e fondamentale dell’accordo.
In considerazione dell’intollerabile e inspiegabile trascinamento delle trattative, Filcams, Fisascat e Uiltucs indicono sin da subito lo stato di agitazione delle lavoratrici e dei lavoratori in forza presso le tre società presenti su tutto il territorio italiano, attivano una capillare campagna assembleare da realizzare a livello territoriale entro il mese di novembre e si riservano sin d’ora di realizzare ulteriori azioni di protesta, anche a carattere territoriale.
“La volontà assunta dall’azienda di rendere inconcludente il negoziato, palesata con l’assenza del direttore del Personale Area Sud Europa, Diego Garcia de Vinuesa Gonzalez, che peraltro aveva dettato le date sia di settembre, poi saltate per volontà aziendale, che di ottobre, è una grave mancanza di rispetto nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori del Gruppo. – dichiarano le S
segreterie nazionali di Filcams, Fisascat e Uiltucs – Il tempo dell’attesa e della pazienza è finito. Oltre due anni di negoziato senza giungere a conclusione, sono un’offesa alle lavoratrici e ai lavoratori, che quotidianamente producono un’importante ricchezza che il Gruppo non vuole ridistribuire loro”.
La piattaforma per avviare il negoziato per il Contratto integrativo aziendale era stata presentata il 30 ottobre 2023. Nel corso del 2024 sono stati realizzati 3 incontri di trattativa; 6 incontri nel corso del 2025, per la convocazione dei quali, peraltro, era stato necessario ricorrere già all’indizione di uno stato di agitazione.
All’incontro del 22 luglio, inoltre, era stata condivisa come definita la parte normativa del Cia e individuato un primo affidamento per la parte economica, tanto da calendarizzare la definizione del Premio di Risultato e la firma del Contratto Integrativo per le successive giornate del 24, 25 e 26 settembre 2025. Alla vigilia del 24 settembre, il Gruppo rinvia il negoziato al 29 e 30 ottobre 2025.
Il 28 ottobre, le Segreterie nazionali ricevono la comunicazione aziendale relativa all’impossibilità di concretizzare gli affidamenti economici di luglio e il mancato mandato, pertanto, di procedere con la sottoscrizione del Contratto integrativo aziendale. Questa volta, infatti, l’assenso che si attende si sposta dalla Spagna alla Thailandia, da ottobre a dicembre.
Il 29 ottobre 2025, inoltre, viene messa in discussione, da parte aziendale, il contenuto normativo già condiviso nell’incontro del luglio scorso, con la riproposizione di temi già respinti da Filcams, Fisascat e Uiltucs.
“Comprendiamo la complessa organizzazione aziendale del Gruppo, – concludono Filcams, Fisascat e Uiltucs – ma due anni di trattativa senza alcuna definizione non sono più tollerabili. Le lavoratrici e i lavoratori hanno diritto al contratto integrativo, esattamente come le loro colleghe e i colleghi delle altre catene alberghiere italiane aderenti a Confindustria.”
Le tre organizzazioni sindacali valuteranno iniziative di mobilitazione da intraprendere e porteranno la vertenza anche a livello europeo, all’interno delle sedi di dialogo sociale transnazionale, per richiamare la responsabilità del gruppo Minor nella gestione delle relazioni industriali nei diversi Paesi in cui opera.

