Ovs, Nuova Organizzazione del Lavoro: i dettagli dell’accordo
Si è svolto, nella giornata del 13 giugno scorso, il confronto con l’azienda Ovs Spa sul tema del superamento del Moa (Modello Organizzativo Aziendale) a favore del Nol (Nuova Organizzazione del Lavoro).
Premesso che la discussione, intrapresa con l’azienda ormai da mesi, prevede l’avvio di una fase sperimentale, della durata di sei mesi, che coinvolgerà dapprima 53 punti vendita, cogliamo l’occasione per portare all’attenzione delle lavoratrici e dei lavoratori del Gruppo, i contenuti principali dell’accordo:
– nelle premesse l’accordo si propone di affrontare il tema della conciliazione e di migliorare l’equilibrio tra vita e lavoro, facendo riferimento in maniera esplicita alle problematicità rilevate in tale ambito dalle lavoratrici e dai lavoratori full time, (soggetti attualmente ad uno stacco quotidiano di tre ore e mezza, tra un semi-turno e l’altro);
– sempre nelle premesse viene dichiarato esplicitamente, su richiesta di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, che l’adozione del Nol non possa incidere negativamente sulle condizioni attuali delle lavoratrici e ai lavoratori part time del Gruppo, alle quali e ai quali debbano essere comunque garantite le previsioni dell’art 5 del D.Lgs. 81/2015 (certezza dell’orario);
– nel corpo dell’accordo viene stabilito che la Società dovrà mantenere l’attuale modello organizzativo nei punti vendita in cui sia impossibile trovare soluzioni alternative, che consentano la sostenibilità economica e la garanzia dei presidi, e in caso di manifesta volontarietà da parte dei dipendenti impiegati nel punto vendita stesso;
– l’accordo prevede inoltre, su sollecitazione di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, l’impegno dell’azienda di ridurre al minimo (nella misura di 30 minuti) lo stacco giornaliero delle lavoratrici e dei lavoratori full time;
– l’adozione del Nol all’interno di un pv dovrà necessariamente essere anticipata da un confronto a livello di punto vendita tra Azienda e Rsu/Rsa e organizzazioni sindacali territoriali, finalizzato alla firma di un’intesa scritta che ne determinerà l’avvio della sperimentazione.
– al fine di garantire omogeneità di trattamento e trasparenza, su richiesta di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, è stata stabilita una procedura che guiderà il confronto a livello di punto vendita, così declinata:
- comunicazione aziendale o delle Rsa/Rsu e/o delle organizzazioni sindacali territoriali di richiesta di incontro in materia di nuova organizzazione del lavoro;
- esame congiunto entro i 7 giorni successivi rispetto alla predetta comunicazione;
- intesa scritta a livello di punto vendita entro 15 giorni dall’esame congiunto;
- laddove venga raggiunta l’intesa di cui al punto precedente, avvio della sperimentazione pari a 6 mesi. In caso di mancata intesa, verrà sottoscritto il mancato accordo con le motivazioni;
- monitoraggio della sperimentazione a cadenza bimestrale laddove l’intesa venga raggiunta;
– in virtù dell’applicazione del nuovo modello organizzativo, è stata prevista la possibilità, per le lavoratrici e i lavoratori part time (in particolare per coloro che hanno gli orari più bassi), di vedere incrementato in maniera strutturale il proprio orario di lavoro.
Resta inteso che l’adesione alla proposta di incremento orario che potrà essere avanzata dall’azienda sarà volontaria.
Rimangono infine da precisare gli ambiti entro i quali potranno essere richieste eventuali prestazioni aggiuntive alle lavoratrici e ai lavoratori part time che aderiranno alla proposta aziendale di incremento orario.
Il prossimo confronto è stato fissato per la giornata del 27 giugno 2023.