Pam Panorama: annunciato un nuovo piano industriale per rilanciare il Gruppo
La UILTuCS: “dare stabilità all’occupazione e realizzare un nuovo contratto aziendale” commenta così dopo l’incontro Paolo Andreani della UILTuCS nazionale.
Il 16 maggio 2018 si è svolto l’incontro nazionale con il Gruppo Pam Panorama alla presenza del nuovo amministratore delegato dott. Giampietro Corbari.
Quest’ultimo ha declinato le azioni guida di un nuovo piano industriale utile a rilanciare l’impresa. Il presidio e la conoscenza del territorio sono annunciati quali obbiettivi strategici per poter aumentare il fatturato e migliorare la produttività.
Annunciata la ristrutturazione di molti ipermercati attraverso la riduzione delle superfici di vendita e la conversione delle stesse in “aree di produzione” con il conseguente aumento del numero delle referenze e la ridefinizione degli assortimenti.
Annunciate decine di aperture di punti vendita di prossimità, nei prossimi tre anni. La riduzione di costi dei gestione sarà bilanciato dal potenziamento dei freschi e dei freschissimi e il relativo presidio dei banchi.
Nel 2018 sono previsti 30 milioni di investimenti e l’avvio e in parte il completamento della ristrutturazione di oltre 24 punti vendita.
Il confronto ha messo altresì, in evidenza l’andamento degli indicatori sociali ed economici del Gruppo.
Nell’anno 2017 il bilancio consolidato di gruppo riscontra una positività di oltre 31 milioni di euro, tuttavia Pam Panorama realizza una perdita di oltre 6 milioni di euro.
Tra il 2016 e il 2017 scendono le vendite e di oltre 40 milioni di euro e conseguentemente cresce l’incidenza del costo del lavoro sul fatturato. A soffrire di più sono gli ipermercati.
L’occupazione appare nei numeri stabile nel biennio 2016/2017 e si attesta ad oltre 7100 dipendenti.
La Uiltucs ha chiesto al Gruppo di approfondire, definendo un calendario di incontri, l’annunciato piano industriale in tutti i suoi aspetti, con particolare riferimento alle conseguenze dirette sull’occupazione e di aprire una nuova fase di valorizzazione delle relazioni sindacali a tutti i livelli, anche attraverso la definizione di un nuovo contratto integrativo aziendale.
Risulta infatti ormai non più procrastinabile la necessità di affrontare in modo organico tematiche rilavanti quali la stabilità dell’occupazione, la sicurezza, la formazione e la condivisione dell’organizzazione del lavoro.