Penny Market, passi avanti: risultati sulla programmazione del lavoro
Il 10 febbraio, in presenza di delegazioni ristrette, si è tenuto il confronto con Penny Market.
Nel merito sono state affrontate le tematiche dell’andamento aziendale e dell’organizzazione del lavoro.
L’impresa ha comunicato il nuovo assetto della struttura organizzativa.
Tre amministratori delegati con relative deleghe definiscono il nuovo assetto della governance.
Penny Market a fine 2019 sviluppa con 385 punti vendita che occupano oltre 3800 dipendenti realizzando un fatturato di 1,3 miliardi in leggera flessione sul 2018.
Sul 2018 scende lo scontrino medio e salgono i clienti.
Le sette aree di riferimento territoriale hanno registrato andamenti alterni, in particolare sui registra il buon andamento delle aree e geografiche riconducibili alla Puglia ed alla Sicilia.
Nel 2020 l’azienda informa che sono previste 19 nuove aperture e che 96 punti vendita verranno ristrutturati /revisionati.
L’impiego degli stages (nel 2019 pari a 319) nel 2018 ha prodotto il consolidamento del 33% dei rapporti di lavoro interessati.
L’occupazione femminile si attesta al 66% e il rapporto di lavoro part-time è prevalente sul full-time.
A seguito di approfondimento richiesto dalle organizzazioni sindacali sul versante della sicurezza nei luoghi di lavoro risultano nominati sei Rls, quattro dei quali in rete di vendita tra Toscana e Piemonte.
Prevista altresì la sostituzione delle sedie in cassa utili a migliorare le condizioni di lavoro.
Il confronto è proseguito sul tema dell’organizzazione del lavoro e della distribuzione dell’orario di lavoro.
A seguito di pressante ed esplicita richiesta delle organizzazioni sindacali, l’azienda ha comunicato che la programmazione dell’orario di lavoro verrà garantita entro le 12 del venerdì per la settimana successiva e che dal prossimo mese di maggio la stessa avverrà per due settimane.
Relativamente alla segnalata “presenza in solitaria” in molti punti vendita, l’azienda assicura che il problema vera superato assicurando in apertura e in chiusura la presenza di almeno due persone.
In ultimo l’azienda a seguito delle segnalazioni pervenute dalle organizzazioni sindacali sulla possibile effettuazione di attività lavorativa non rilevata dalle timbrature e quindi non retribuita, ha comunicato di aver predisposto quanto necessario per impedire che ciò possa avvenire.
Il confronto è stato aggiornato al prossimo 23 marzo sempre in delegazione ristretta per affrontare i tema del protocollo nazionale.