Pittarosso, le ultime sul concordato preventivo

Il 7 giugno 2022 in videoconferenza si è tenuto l’incontro con la direzione aziendale della Pittarosso spa.
L’incontro era programmato a seguito della richiesta sindacale di incontro inviata a fronte della comunicazione da parte del tribunale di Padova di revoca all’ammissione al concordato preventivo.
All’incontro ha partecipato oltre che la direzione del personale della Pittarosso spa anche l’Advisor delegato alla procedura, Dott. Perancin.
L’impresa ha in premessa spiegato le motivazioni che hanno determinato da parte del tribunale di Padova la non ammissibilità della proposta di concordato preventivo, esprimendo rammarico e confermando da parte aziendale la bontà del progetto industriale avviato per l’azione di risanamento dell’impresa.
Progetto in linea con gli obbiettivi e sorretto dal positivo andamento della rete vendita, che sia nell’anno 2021 che per i primi mesi del 2022 ha segnato risultati positivi in alcuni casi superiori alle aspettative.
L’impresa proprio in virtù del positivo andamento dell’impresa ha comunicato alle organizzazioni sindacali nazionali che nella giornata di sabato 4 giugno 2022 è stata presentata una nuova richiesta di ammissione al concordato preventivo in bianco, respingendo qualsiasi ipotesi di amministrazione straordinaria e procedure fallimentari.
L’Advisor inoltre ha comunicato che nell’ambito della nuova istanza non ci saranno modifiche del piano industriale già presentato senza quindi riduzioni dell’attuale rete dei punti vendita presenti nel territorio e conseguentemente senza impatti sull’occupazione.
Proprio in relazione alla nuova istanza di concordato preventivo in bianco presentata, Pittarosso come condizione di miglior favore ha liquidato anticipatamente la retribuzione di maggio e i ratei di 14ª, ha inoltre – su sollecitazione sindacale – chiarito che non ci saranno impedimenti rispetto alla normale programmazione delle ferie pregresse o delle ferie dell’anno in corso.
Filcams, Fisascat e UILTuCS sulla base della comunicazione aziendale hanno chiesto di verificare la possibilità di liquidare anche i ratei di 14ª evitando l’effetto di congelamento dei crediti in presenza di richiesta di istanza di concordato preventivo.
L’impresa ha inoltre replicato a una richiesta sindacale, chiarendo che i lavoratori non dovranno effettuare nessuna nuova richiesta di riconoscimento dei crediti relativi al periodo antecedente il 2020.
Le organizzazioni sindacali hanno replicato all’illustrazione esprimendo il massimo grado di preoccupazione per la situazione creatasi. Certamente l’andamento positivo della rete vendita rappresenta un elemento di conforto ma non adeguato alla risoluzione del problema.
Hanno chiesto unitariamente di poter, una volta che saranno nominati, incontrare i commissari prevedendo un continuo percorso di informazione e confronto utile a un aggiornamento continuo rispetto alla nuova istanza presentata.
Le parti si sono impegnate a questo scopo a programmare nel breve periodo un nuovo incontro.