Prenatal, licenziamenti: esito incontro del 16 maggio
Si è svolto a Roma in data odierna l’incontro nazionale relativo alla procedura di licenziamento collettivo L.223/91 aperta da PRENATAL in data 28 aprile 2017.
Durante l’esame congiunto si sono analizzate le motivazioni addotte dall’impresa e le tre tipicità di esuberi denunciati nella procedura.
L’azienda ha dichiarato che nonostante gli interventi fatti negli ultimi 12 mesi l’EBITDA dell’anno 2016 è stato ancora negativo per circa 4 milioni di €.
Di conseguenza Prenatal ha deciso la chiusura imminente di 4 punti vendita: Salerno, Siderno, Asti e Nola e ha ribadito la presenza di esuberi in pv attualmente in contratto di solidarietà e l’introduzione di ulteriori 10 punti vendita con sofferenze occupazionali per un totale di 95 lavoratori in esubero.
Le Segreterie Nazionali UILTuCS – Filcams e Fisascat hanno ribadito la necessità di individuare strumenti utili ad attenuare il più possibile l’impatto negativo occupazionale.
A tale proposito sono stati chiesti dati precisi sulle possibilità di ricollocazione interna regione per regione per gli addetti dei negozi in chiusura nonché la verifica di collocazione esterna nella Holding Prenatal Retail o in altri soggetti.
Inoltre, i sindacati di categoria hanno chiesto e ottenuto la possibilità di discutere di un incentivo all’esodo come ulteriore strumento a disposizione di questi lavoratori coinvolti nelle chiusure. Per gli altri esuberi distribuiti nella rete vendita, così come individuati nella procedura, si è arrivati a una proroga allargata di ulteriori 12 mesi del contratto di solidarietà.
Infine, con grande determinazione anche alla luce delle insufficienti relazioni sindacali mantenute finora da Prenatal Retail le organizzazioni sindacali hanno chiesto e ottenuto la possibilità di procedere celermente a confronti territoriali che hanno il compito di verificare la corrispondenza effettiva degli esuberi con l’attività quotidiana nei negozi e la giusta taratura della percentuale eventuale di riduzione oraria in solidarietà.
Le Segreterie nazionali hanno inoltre chiesto conto di quanto sta accadendo nei punti vendita che presto saranno ceduti a seguito delle disposizioni Anti-trust (3 punti vendita a Roma e 1 a Erbusco).
L’azienda ha dichiarato di aver attivato delle cessioni di ramo di azienda in base all’art. 2112 del codice civile e, su specifica richiesta sindacale, si è resa disponibile a rispondere immediatamente alle richieste di confronto con le organizzazioni sindacali a livello locale al fine di raggiungere delle intese.