Randstad: proposta la mobilità incentivata
Il 24 febbraio scorso si è tenuto un nuovo incontro tra le OO.SS. e la Direzione del Personale di Randstad In merito alla procedura ex L. 223/91 conseguente al conferimento di Start People in Randstad Italia. Le OO.SS. hanno riconfermato che condizione necessaria a raggiungere un accordo in merito è la non opposizione alla messa in mobilità su base volontaria quale unico criterio di gestione. Questo anche a seguito della dichiarazione aziendale di non gestire la crisi occupazionale tramite altri ammortizzatori sociali quali la CIG in deroga. Pertanto è stato chiesto all’azienda di migliorare l’offerta economica di incentivo all’esodo al fine di favorire l’adesione all’uscita volontaria del personale coinvolto. Dopo un confronto in merito, l’azienda ha migliorato l’iniziale offerta portandola a un pacchetto che prevede:
a) 10 mensilità di partenza (calcolate sulla RAL individuale)
b) 1 mensilità aggiuntiva per ogni figlio a carico
c) 1 mensilità aggiuntiva se l’età anagrafica è superiore ai 40 anni
d) 1 mensilità aggiuntiva se l’età anagrafica è superiore ai 50anni (i criteri c e d si sommano)
e) 1 mensilità aggiuntiva se famiglia monoreddito.
È previsto anche un servizio di outplacement per 12 mesi. Il preavviso si intende assorbito nell’offerta economica. Complessivamente le ricollocazioni potrebbero essere 16, e, quindi, gli esuberi finali ridotti da 46 a 30. Essendo il numero di pre-adesioni alla non opposizione il fattore determinante per il raggiungimento o meno di un accordo sulle basi sopra riportate, l’incontro è stato aggiornato al 12 marzo prossimo con inizio alle 14.30. Nel frattempo le lavoratrici ed i lavoratori coinvolti saranno informati tramite assemblee e potranno dichiarare la propria disponibilità qualora volessero aderire al piano di esodo.