Rinnovo Ccnl Confcommercio, la trattativa non decolla
Il 13 ottobre 2023, Filcams, Fisascat e Uiltucs hanno incontrato Confcommercio nell’ambito del confronto negoziale finalizzato al rinnovo del Ccnl per i Dipendenti da aziende del Terziario, Distribuzione e Servizi scaduto dal 31 dicembre 2019.
L’esito della giornata di trattativa, purtroppo, non ha fatto emergere alcuna novità.
Confcommercio non ha formulato una proposta in termini salariali, né ha superato l’indisponibilità a riconoscere ai lavoratori dipendenti cui viene applicato il precitato contratto un ristoro economico per i periodi precedenti al 2023, in particolare il 2022, che, com’è noto, è stato
particolarmente influenzato dalla crescita dell’inflazione.
Anche relativamente alle richieste datoriali sulla parte normativa non si sono registrati avanzamenti nella direzione auspicata dalle organizzazioni sindacali: gli istituti contrattuali riferiti a scatti di anzianità, permessi retribuiti e quattordicesima per Confcommercio vanno ridimensionati, al fine di mettere a disposizione dei datori di lavoro un contratto “più innovativo”.
I sindacati hanno ribadito la loro contrarietà ad interventi volti a rendere il lavoro nel comparto ancora più povero e meno tutelato; pertanto, hanno dichiarato alla delegazione trattante che questa impostazione, reiterata negli ultimi incontri, non rende possibile costruire delle
convergenze.
Filcams, Fisascat e Uiltucs, una volta ultimati i confronti con le altre associazioni datoriali firmatarie dei Ccnl applicati nel settore, opereranno una valutazione sulle più opportune iniziative da intraprendere per provare ad imprimere una svolta ai negoziati.